Cappuccino, mai prenderlo qui: ti ‘salta addosso’ subito dopo e ti porta via tutto | è già successo a molti italiani
Il cappuccino: simbolo della colazione italiana, ma a quanto pare dovremo farne a meno ormai
Il cappuccino è uno dei simboli della tradizione italiana, una bevanda che combina sapientemente caffè espresso e latte montato a vapore, coronata da uno strato di schiuma soffice. Nato in Italia, è diventato un elemento essenziale della colazione mediterranea, perfetto per accompagnare una brioche o un cornetto. Questa bevanda non è solo una scelta gustosa ma anche un rito sociale che si consuma prevalentemente al bar.
Oggi, il cappuccino non è più solo quello tradizionale. Esistono numerose varianti per soddisfare ogni tipo di esigenza, dal cappuccino con latte intero a quello con latte scremato, da quello senza lattosio al cappuccino vegetale, preparato con latte di soia, mandorla, avena o riso. In molti locali moderni, si possono trovare anche versioni gourmet arricchite con sciroppi o spezie come la cannella e il cacao.
Nonostante la diffusione internazionale della bevanda, il cappuccino è particolarmente amato e consumato in Italia, soprattutto al mattino. È una scelta classica per iniziare la giornata, tanto che molti italiani non possono rinunciarvi. All’estero, invece, la tradizione di bere il cappuccino come parte della colazione è meno consolidata. In paesi come gli Stati Uniti, ad esempio, il cappuccino è spesso visto come una bevanda da gustare in qualsiasi momento della giornata, piuttosto che esclusivamente al mattino.
Il prezzo del cappuccino in aumento: cosa sta succedendo
Negli ultimi anni, tuttavia, il prezzo del cappuccino ha subito un notevole incremento in Italia. Secondo i dati elaborati da Assoutenti, basati sull’Osservatorio Prezzi e Tariffe del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel 2024 il cappuccino costa mediamente il 14,1% in più rispetto al 2021. In media, un cappuccino al bar oggi viene a costare 1,59 euro, rispetto agli 1,39 euro di tre anni fa. L’aumento dei costi è attribuito principalmente ai rincari del caffè, la cui produzione è stata influenzata da fattori climatici e geopolitici che hanno fatto impennare il prezzo delle varietà Arabica e Robusta. L’aumento del prezzo del cappuccino non è omogeneo in tutto il Paese, con alcune città che registrano costi nettamente più elevati rispetto ad altre. La città più cara in assoluto è Bolzano, dove un cappuccino può arrivare a costare anche 2,50 euro, con una media di 2,17 euro. Segue Palermo con una media di 1,87 euro e Trieste con 1,80 euro. In questi centri urbani, i consumatori pagano il prezzo di una bevanda che per molti rappresenta una parte insostituibile della routine quotidiana.
Al contrario, ci sono città in cui il cappuccino rimane più accessibile. Catanzaro si distingue come la città dove il cappuccino è meno caro, con un prezzo medio di 1,28 euro. Anche in alcune grandi città turistiche come Roma e Firenze, il prezzo è relativamente contenuto: a Roma un cappuccino costa in media 1,32 euro, mentre a Firenze 1,41 euro. Se le città più care per il cappuccino sono note, le città che hanno subito i rincari più significativi non coincidono necessariamente con quelle dove il prezzo è più alto. Pescara, ad esempio, ha registrato l’aumento più significativo: qui il prezzo del cappuccino è salito da 1,28 euro nel 2021 a 1,64 euro nel 2024, con un rincaro del 28,1%. Napoli segue con un aumento del 27,5%, mentre Bolzano, pur essendo la città più cara, ha registrato un incremento del 24%.
Le ragioni dell’aumento
Il motivo principale di questi rincari è l’aumento del prezzo del caffè, che negli ultimi tre anni ha visto un incremento del 15%. A pesare sono soprattutto i cambiamenti climatici che hanno influito sulla produzione di caffè in paesi chiave come il Brasile, oltre a nuovi equilibri geopolitici che hanno destabilizzato il mercato globale del caffè. Anche i costi del latte e dell’energia hanno contribuito ad alimentare il fenomeno, portando a un aumento generalizzato dei prezzi nei pubblici esercizi.
Secondo Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, questi aumenti potrebbero avere un impatto significativo sulle abitudini degli italiani. Al momento, si stima che circa 5,5 milioni di italiani facciano colazione al bar ogni giorno, ma con l’aumento dei prezzi, è possibile che molti decidano di ridurre la frequenza con cui si concedono questo piccolo piacere mattutino.