Altro che salume salutare: scatta l’allarme tra i consumatori di bresaola | Controlla sempre questa dicitura sull’etichetta
La bresaola è un alimento altamente proteico e magro, ma non tutti potrebbero sapere che cosa sta succedendo a livello industriale.
La bresaola è un salume tipico della tradizione culinaria italiana, originario della Valtellina, una valle alpina situata nella regione della Lombardia. Si tratta di un prodotto pregiato ottenuto dalla carne di manzo, particolarmente apprezzato per il suo sapore leggero e la sua consistenza morbida, poco simile alla carne tipica.
Questa è considerata una delle carni più magre tra i salumi, il che la rende amata da chi segue una dieta equilibrata. Viene consumata principalmente come antipasto, spesso accompagnata da un filo d’olio extravergine di oliva, qualche scaglia di parmigiano e una spruzzata di limone.
Dal punto di vista nutrizionale, la bresaola è un alimento ricco di proteine, fondamentale per la costruzione e il mantenimento della massa muscolare. Con un contenuto di grassi molto basso, solitamente inferiore al 3%, è ideale per chi vuole mantenere il peso sotto controllo.
È anche una buona fonte di vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12, essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e la formazione dei globuli rossi. Inoltre, contiene minerali importanti come ferro, zinco e magnesio, che svolgono ruoli importanti per il metabolismo energetico e il sistema immunitario.
Cosa sappiamo sulla carne della bresaola
La carne utilizzata per produrre la bresaola è tipicamente quella di manzo. Il procedimento di produzione prevede la salatura della carne, che viene massaggiata e lasciata riposare per alcune settimane. Successivamente, viene stagionata in ambienti controllati per un periodo che varia da due a quattro mesi.
Tuttavia, quando si parla di bresaola, è importante fare una distinzione tra il prodotto artigianale e quello confezionato disponibile sugli scaffali dei supermercati. Il rischio principale riguarda l’utilizzo di conservanti e additivi chimici necessari per garantire una lunga conservazione. Ma non è tutto. Negli ultimi tempi sta succedendo qualcosa di imprevisto che ha messo tutti in allarme.
Bresaola: scatta l’allarme
Negli ultimi tempi, è emerso un allarme relativo alla bresaola a causa dell’utilizzo di carne di zebù congelata ripetutamente. Lo zebù, un tipo di bovino originario dell’Asia e dell’Africa, viene utilizzato in alcune produzioni di bresaola, ma il problema risiede nel fatto che la carne congelata più volte può essere soggetta a una proliferazione batterica, aumentando i rischi per la salute dei consumatori.
La carne di zebù, pur essendo una risorsa economica e accessibile, può non offrire le stesse garanzie di qualità rispetto alla carne bovina utilizzata tradizionalmente. Bisogna leggere le etichette e assicurarsi, quindi, che ci sia scritto “Carne 100% italiana”. Un dettaglio importante quindi quando si va a fare la spesa.