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Carne, mai comprare questa: rischi gravi lesioni al sistema digerente | A quel punto sei spacciato

trippa-fonte web-Tigulliovino.it
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Trippa tra storia, tradizione e usi in cucina. Ma non sempre è sicuro mangiarla

La trippa, un piatto radicato nella tradizione culinaria di molte culture, ha origini antiche che risalgono ai tempi dei Romani.

Derivata dalle diverse parti dello stomaco dei ruminanti, la trippa è stata un alimento fondamentale per le classi popolari grazie alla sua disponibilità e al costo contenuto. In Italia, la trippa ha trovato una posizione di rilievo in numerose regioni, ognuna delle quali vanta ricette tradizionali che riflettono la cultura e la storia locali.

Le prime tracce della trippa nella cucina europea risalgono all’epoca romana, dove veniva preparata in stufati e zuppe. La sua diffusione si consolidò nel Medioevo, diventando un alimento base nelle diete delle popolazioni rurali e urbane. La semplicità nella preparazione e la possibilità di conservazione la resero un elemento fondamentale nei mercati locali.

La preparazione della trippa richiede un’attenta pulizia e una lunga cottura per ottenere una consistenza morbida e un sapore ricco. La trippa può essere utilizzata in zuppe, stufati, insalate e persino in alcune ricette moderne rivisitate dagli chef contemporanei.

Sicurezza alimentare e il richiamo della trippa bovina

Nonostante la trippa sia un alimento molto apprezzato, è essenziale garantire la sua sicurezza alimentare. Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore di diversi lotti di trippa bovina e trippa bovina congelata a marchio Caisa Alimentare. Il motivo del richiamo è la possibile presenza di un pH maggiore di 11, che potrebbe comportare un rischio di gravi lesioni al sistema digerente. I prodotti interessati dal richiamo sono:

  • Trippa bovina, in confezioni da 700 grammi e 500 grammi, con i numeri di lotto 10072024, 19072024 e 04082024, e le date di scadenza 10/07/2024, 19/07/2024 e 04/08/2024.
  • Trippa bovina congelata, in confezioni da 500 grammi, con i numeri di lotto 30112025, 03122025, 04122025, 05122025, 06122025, 12122025, 24122025, 25122025, 02012026 e 03012026, e le date di scadenza 30/11/2025, 03/12/2025, 04/12/2025, 05/12/2025, 06/12/2025, 12/12/2025, 24/12/2025, 25/12/2025, 02/01/2026 e 03/01/2026.

L’azienda Caisa Alimentare S.r.l., con sede in via Augusto Righi 1 a Pisa, ha prodotto la trippa bovina richiamata. A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare il prodotto con le date di scadenza e i numeri di lotto sopra indicati. I consumatori in possesso dei prodotti richiamati sono invitati a restituirli al punto vendita d’acquisto.

trippa_fonte web-Tigulliovino.it
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L’importanza della sicurezza nella produzione della trippa

La sicurezza alimentare è una priorità nella produzione della trippa. Durante la lavorazione possono essere utilizzati additivi come la soda caustica, un composto estremamente basico con un pH di 14, che deve essere accuratamente dosato e neutralizzato per evitare rischi per la salute. Un pH troppo elevato può causare gravi lesioni al sistema digerente, rendendo essenziale un rigoroso controllo di qualità.

La segnalazione di pH anomalo nei lotti richiamati è un promemoria dell’importanza di standard elevati di sicurezza alimentare. I produttori devono garantire che ogni fase del processo di lavorazione rispetti rigorosi criteri igienici e di controllo, proteggendo così i consumatori da potenziali rischi.