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Farina contaminata, questa è piena di una tossina che provoca il cancro: non mangiarla per nessun motivo

pistacchi - ifood.it - Tigulliovino.it
pistacchi – ifood.it – Tigulliovino.it

La farina: base essenziale della cucina e oltre, ma anche con la farina bisogna fare attenzione alla qualità del prodotto

La farina è uno degli ingredienti fondamentali della cucina di tutto il mondo. Utilizzata in una miriade di ricette, dalla panificazione alla pasticceria, passando per primi piatti e salse, la farina rappresenta un elemento imprescindibile nelle nostre cucine. La sua storia è antica quanto l’umanità stessa, con l’uso del grano macinato che risale a migliaia di anni fa. Oggi, grazie alla diversificazione agricola e all’innovazione culinaria, esistono numerosi tipi di farina, ciascuno con le proprie caratteristiche uniche e i propri usi specifici.

Oltre alla classica farina di grano, che può essere bianca, integrale o semi-integrale, esistono molte altre varietà di farina che rispondono a diverse esigenze dietetiche e culinarie. La farina di ceci, ad esempio, è particolarmente apprezzata nelle cucine mediorientale e indiana per la preparazione di piatti come le falafel e le socca. La farina di mandorle è largamente utilizzata in pasticceria per la preparazione di torte e dolci senza glutine, mentre la farina di cocco è un’ottima alternativa nelle ricette che richiedono una texture più soffice e un sapore esotico.

Un’altra interessante varietà è la farina di pistacchi, che conferisce un sapore unico e una consistenza ricca a molte preparazioni, dolci e salate. Questa farina è particolarmente utilizzata in pasticceria per la realizzazione di creme, biscotti e torte, ma può essere impiegata anche in piatti salati come pesti e panature.

 Il richiamo della farina di pistacchi, contaminata

Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di diversi lotti di farina di pistacchi a marchio Fruit’s Better. Il motivo del richiamo è la presenza di livelli di ocratossina A superiori al limite previsto dal Regolamento UE 2023/915. L’ocratossina A è una micotossina prodotta da alcuni funghi tossici, che può essere pericolosa per la salute umana e animale. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 200 grammi, con i numeri di lotto 24074, 24078, 24080, 24088, 24094, 24095, 24106 e 24113 e i termini minimi di conservazione 31/03/2025 e 30/04/2025. La farina di pistacchi è stata prodotta dall’azienda Mocerino Frutta Secca Srl, con sede a Somma Vesuviana, nella città metropolitana di Napoli. L’azienda ha avvertito che il consumo del prodotto contaminato può causare possibili disturbi gastrointestinali dovuti all’ingestione di elevate concentrazioni di ocratossina. I consumatori in possesso del prodotto ritirato sono invitati a non consumarlo e a restituirlo al punto vendita d’acquisto per ottenere un rimborso.

L’ocratossina A è una micotossina prodotta da funghi come Penicillium verrucosum e Aspergillus ochraceus. Questi funghi possono contaminare vari alimenti, inclusi cereali, frutta secca, noci e spezie, sia durante la crescita che dopo il raccolto o durante la lavorazione. Nota per essere altamente tossica e cancerogena, ha potenziali effetti sulla salute che vanno da disturbi gastrointestinali a patologie gravi come il cancro e l’immunodeficienza. L’esposizione all’ocratossina A avviene principalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati o di carne proveniente da animali nutriti con mangimi contaminati. La presenza di questa tossina negli alimenti è monitorata attraverso analisi dettagliate condotte da professionisti del settore.

farina di pistacchi - fonte wweb - Tigulliovino.it
farina di pistacchi – fonte wweb – Tigulliovino.it

La sicurezza alimentare e il controllo delle micotossine

Per garantire la sicurezza alimentare, è fondamentale monitorare la presenza di micotossine negli alimenti. Le ocratossine, inclusa l’ocratossina A, rappresentano un pericolo reale per la salute umana e animale.

Le normative europee impongono limiti stringenti sui livelli di micotossine ammissibili negli alimenti, e i produttori sono tenuti a effettuare rigorosi controlli per assicurare che i loro prodotti rispettino questi limiti.