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Glutine, se non sei celiaco e lo elimini rischi seri problemi al cuore: meglio prevenire subito

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Glutine: cos’è, dove si trova e perché è importante

Il glutine è una proteina presente principalmente in cereali come grano, orzo e segale. Questa sostanza è responsabile dell’elasticità dell’impasto e della consistenza dei prodotti da forno, come pane e pasta. Il glutine è composto da due proteine principali, la gliadina e la glutenina, che si legano in presenza di acqua, formando una rete che conferisce struttura agli impasti.

Negli ultimi anni, la consapevolezza riguardo alle intolleranze alimentari e, in particolare, alla celiachia è notevolmente aumentata. La celiachia è una malattia autoimmune in cui l’ingestione di glutine provoca una reazione immunitaria anomala che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue. Questo danno impedisce l’assorbimento adeguato dei nutrienti, causando sintomi come diarrea, dolore addominale, gonfiore e perdita di peso.

Oltre alla celiachia, esiste una condizione nota come sensibilità al glutine non celiaca, in cui le persone manifestano sintomi simili a quelli della celiachia senza però avere i danni intestinali tipici di quest’ultima. La diagnosi di queste condizioni deve essere effettuata da un medico attraverso test specifici, tra cui esami del sangue e biopsie intestinali.

Il rischio delle diete senza glutine fai-da-te

Negli ultimi anni, eliminare il glutine dalla propria dieta è diventata una tendenza popolare, spesso spinta dalla convinzione che una dieta senza glutine possa portare benefici per la salute anche in assenza di una diagnosi medica di celiachia. Tuttavia, intraprendere una dieta priva di glutine senza una necessità clinica può avere effetti negativi sulla salute. Eliminare il glutine dalla dieta senza una diagnosi medica può comportare diversi rischi per la salute. Ecco tre effetti collaterali principali da non sottovalutare:

  • aumento di peso – un paradosso comune nelle diete senza glutine è l’aumento di peso. Molti prodotti senza glutine disponibili in commercio sono altamente processati e contengono elevate quantità di zuccheri e grassi per migliorare il sapore e la consistenza. Questo può portare a un aumento dell’apporto calorico e, di conseguenza, a un incremento ponderale.
  • deficit nutrizionali – il glutine si trova naturalmente in cereali integrali come frumento, orzo e segale, che sono anche fonti importanti di fibre, vitamine del gruppo B, ferro e altri nutrienti essenziali. Eliminare questi alimenti dalla dieta senza un adeguato sostituto può portare a carenze nutrizionali significative. Ad esempio, la mancanza di fibre può causare problemi digestivi come stitichezza e alterare il microbioma intestinale, influenzando negativamente la salute generale e può anche condurre a un aumento del colesterolo che a sua volta può dare vita a problemi cardiaci.
  • maggiore esposizione a metalli pesanti – un altro rischio associato alle diete senza glutine è l’aumento dei livelli di metalli pesanti nel corpo, come arsenico e mercurio. Questo accade perché molti prodotti senza glutine utilizzano riso e farina di riso come sostituti principali del grano. Il riso tende ad assorbire più arsenico dal terreno rispetto ad altri cereali, e un consumo elevato di prodotti a base di riso può quindi aumentare l’esposizione a questo metallo pesante. L’arsenico è un noto cancerogeno e può avere effetti negativi sulla salute a lungo termine.
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Consigli

Eliminare il glutine dalla propria dieta senza una reale necessità clinica può comportare rischi significativi per la salute, tra cui aumento di peso, deficit nutrizionali e maggiore esposizione a metalli pesanti. È essenziale consultare un medico o un dietista prima di apportare cambiamenti drastici alla propria alimentazione.

Seguire una dieta bilanciata e varia è fondamentale per mantenere una buona salute e garantire l’apporto adeguato di tutti i nutrienti necessari. Se si sospetta di avere un’intolleranza o una sensibilità al glutine, è importante sottoporsi a test medici appropriati per ottenere una diagnosi corretta e un piano alimentare adeguato.