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Vino, altro che Chianti e Lambrusco: il più amato dagli italiani è questo | Insospettabile

Vino_ifood.it- Tigulliovino.it
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La tradizione vinicola e l’amore per il vino nel mondo e in Italia

Il vino è una delle bevande più antiche e amate al mondo, con una tradizione che risale a migliaia di anni fa. Dalle viti coltivate sulle colline dell’Antica Grecia e Roma, fino ai moderni vigneti di oggi, la vinificazione ha attraversato secoli di storia, cultura e innovazione. Il vino non è solo una bevanda, ma un simbolo di convivialità, raffinatezza e tradizione.

L’Italia, in particolare, è riconosciuta come una delle principali nazioni produttrici di vino, vantando una varietà straordinaria di vitigni autoctoni e vini celebri a livello mondiale. Ogni regione italiana offre una gamma unica di vini, come il Pinot Grigio e il Prosecco, fino ai robusti e complessi rossi del sud, come il Nero d’Avola e il Primitivo.

Tra i vini italiani più famosi troviamo il Barolo, spesso definito il re dei vini per la sua complessità e longevità, e il Brunello di Montalcino, un altro rosso di grande prestigio. Il Chianti, con il suo caratteristico sapore fruttato e leggermente speziato, è forse il vino toscano più conosciuto al mondo. Non possiamo dimenticare il Prosecco, uno spumante che ha conquistato il cuore di molti con le sue bollicine leggere e fresche.

Quali sono i vini più amati dagli italiani

Ma quali sono i vini che gli italiani preferiscono acquistare nei supermercati e nei discount? La domanda è legittima, considerando che nel 2023 i punti vendita hanno venduto 756 milioni di litri di vino e spumante. I dati raccolti offrono uno spaccato interessante delle preferenze dei consumatori italiani. In cima alla lista dei vini più acquistati troviamo il Prosecco, sia nella versione spumante che frizzante, con oltre 43 milioni di litri venduti, nonostante una leggera diminuzione dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Questo vino, originario del Veneto, è apprezzato per la sua freschezza e versatilità, ideale per aperitivi e feste. Segue il Chianti, con oltre 16 milioni di litri venduti, segnando un calo del 4,9%. Questo celebre vino toscano, conosciuto per il suo sapore fruttato e leggermente tannico, rimane un classico intramontabile sulle tavole italiane. Al terzo posto troviamo il Lambrusco, con oltre 15 milioni di litri venduti.

Al di là dei vini più tradizionali, ci sono alcune tipologie che stanno registrando un notevole aumento nelle vendite. Il rosato Cerasuolo d’Abruzzo ha visto un incremento del 19%, segno di un crescente apprezzamento per i vini rosati. Il Grillo siciliano, con un aumento del 12,2%, il Pecorino delle Marche e dell’Abruzzo con il 12%, il Lugana con il 9,5%, e la Ribolla Gialla del Friuli Venezia Giulia con l’8%, dimostrano come i consumatori siano sempre più alla ricerca di varietà meno conosciute ma di alta qualità.

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I dati dell’analisi di Circana

Secondo lo studio presentato da Circana al Vinitaly 2023, il mercato del vino nella grande distribuzione ha affrontato un anno difficile, con un calo complessivo del 3,3% in volume rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il valore delle vendite è aumentato del 2,5%, riflettendo un incremento del prezzo medio. In particolare, i vini in bottiglia a denominazione d’origine (Doc, Docg, Igt) hanno visto un aumento del prezzo medio del 6,3%, attestandosi a 5,4 euro al litro.

Questi dati non solo evidenziano le preferenze dei consumatori italiani, ma anche le tendenze di mercato e l’importanza crescente di vini di qualità e denominazione d’origine. Il futuro del vino in Italia sembra quindi orientato verso un equilibrio tra tradizione e innovazione, con un occhio attento alla qualità e alla sostenibilità.