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Pasta alla puttanesca, la versione di Alessandro Borghese è semplicissima da copiare ed è da 10 e lode

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Spaghetti alla puttanesca: storia, varianti e la ricetta di Alessandro Borghese

Gli spaghetti alla puttanesca sono uno dei piatti più iconici della cucina italiana, noti per il loro sapore deciso e la semplicità degli ingredienti. Questo piatto ha origini controverse, con storie che si intrecciano tra Napoli e la regione Lazio. Alcuni sostengono che la puttanesca sia nata nei Quartieri Spagnoli di Napoli, dove la combinazione di ingredienti facilmente reperibili e di lunga conservazione ne fece un pasto popolare tra le persone di ogni ceto sociale. Altri attribuiscono la sua creazione ai ristoranti romani degli anni 50, che cercavano di offrire un piatto saporito con pochi ingredienti.

Nel corso degli anni, la puttanesca ha conquistato l’intera Italia e molte cucine internazionali grazie alla sua semplicità e al gusto intenso. Gli ingredienti principali sono sempre gli stessi: pomodori, olive nere, capperi, acciughe, aglio e peperoncino. Tuttavia, esistono numerose varianti regionali e personali. Ad esempio, nella versione napoletana, il piatto non prevede l’uso delle acciughe, mentre nella variante romana sono un ingrediente fondamentale.

La bellezza della puttanesca sta nella sua capacità di adattarsi e di essere reinterpretata pur mantenendo la sua essenza. C’è chi aggiunge il prezzemolo fresco alla fine, chi usa pomodori pelati al posto dei datterini, e chi preferisce un tocco di vino bianco per sfumare il soffritto.

La ricetta di Alessandro Borghese

Alessandro Borghese, noto chef e personaggio televisivo, offre la sua interpretazione degli spaghetti alla puttanesca, rimanendo fedele alla tradizione ma aggiungendo il suo tocco personale. Gli ingredienti per 4 persone prevedono:

  • 400 g di spaghetti alla chitarra
  • 500 g di pomodori datterino
  • 100 g di olive nere di Gaeta snocciolate
  • 100 g di acciughe sotto sale
  • 50 g di capperi sotto sale
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 peperoncino rosso
  • concentrato di pomodoro
  • olio extravergine di oliva
  • sale

La preparazione non è complicata. Tagliate i pomodorini datterino a metà e disponeteli in una ciotola. In una casseruola a bordi alti, fate soffriggere in un filo d’olio extravergine di oliva le acciughe, precedentemente pulite e dissalate, fino a quando non si saranno sciolte. Aggiungete uno spicchio d’aglio in camicia e lasciate insaporire per qualche minuto. Tagliate le olive a pezzetti e aggiungetele nella padella insieme ai capperi dissalati e al peperoncino rosso. Lasciate cuocere per un paio di minuti. Unite i pomodorini datterino tagliati e aggiungete un cucchiaino di concentrato di pomodoro. Versate un po’ di acqua di cottura della pasta per aiutare a sciogliere il concentrato e amalgamare il tutto. Cuocete gli spaghetti alla chitarra in abbondante acqua salata, scolandoli al dente. Aggiungete gli spaghetti nella casseruola con il sugo e mescolate bene per amalgamare i sapori. Se necessario, aggiungete un po’ di acqua di cottura della pasta per ottenere la consistenza desiderata. Servite immediatamente, guarnendo con un filo di olio extravergine di oliva a crudo e, se lo desiderate, una spolverata di prezzemolo fresco tritato.

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Tradizione e innovazione

Gli spaghetti alla puttanesca sono un esempio perfetto di come la cucina italiana riesca a combinare pochi ingredienti semplici per creare un piatto dal sapore ricco e avvolgente. Che si tratti della versione napoletana o romana, o di una variante personale, la puttanesca continua a deliziare i palati di tutto il mondo, raccontando attraverso il suo gusto la storia e la tradizione culinaria italiana.

La ricetta di Alessandro Borghese, con il suo equilibrio tra tradizione e innovazione, è un ottimo punto di partenza per chi vuole cimentarsi nella preparazione di questo piatto iconico.