Carne, occhio a quale compri al supermercato: se scegli questo corri un serio rischio per la tua salute
La carne è un prodotto pregiato se acquistato nei posti giusti. Ecco quali tagli e marche evitare assolutamente.
La carne è da sempre stato considerato un elemento fondamentale della dieta umana, celebrata per il suo contenuto proteico e il suo apporto di nutrienti essenziali come ferro e vitamina B12. Tuttavia, il modo in cui viene prodotta e consumata è cambiato radicalmente negli ultimi decenni.
Oggi, il dibattito sulla carne non riguarda solo la salute, ma anche l’etica e l’ambiente. Gran parte della carne che troviamo nei supermercati proviene da allevamenti intensivi. Questi sistemi di produzione si caratterizzano per l’alta densità di animali, allevati in spazi ristretti per massimizzare la produzione e ridurre i costi.
Sebbene questa metodologia consenta di mantenere bassi i prezzi della carne, solleva diverse preoccupazioni. Le condizioni di vita degli animali, spesso precarie e l’uso intensivo di antibiotici per prevenire malattie in ambienti sovraffollati rappresentano un rischio per la salute pubblica e un problema etico.
A tal proposito, è stato proiettato di recente un documentario in molte sale cinematografiche, intitolato Food For Profit, con Giulia Innocenzi. Costei è una giornalista che ha indagato sulla connessione tra lobby della carne e parlamento europeo.
Carne da macelleria e supermercato
Quando si tratta di scegliere tra carne da macelleria e quella confezionata nei supermercati, le differenze possono essere significative. Le macellerie, in genere, offrono carne proveniente da allevamenti più piccoli e spesso adottano pratiche di allevamento più sostenibili e rispettose del benessere animale.
Al contrario, la carne da supermercato è spesso prodotta su larga scala, con meno trasparenza sulle pratiche di allevamento e sulla qualità. Ad ogni modo, la carne che viene distribuita nei market potrebbe nascondere numerose insidie.
Quale carne evitare?
Il consumo di carne, soprattutto se in eccesso, è stato associato a diversi rischi per la salute. Alcuni studi collegano il consumo di carne rossa e lavorata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato le carni lavorate come cancerogene, infatti.
Tuttavia, secondo un’indagine condotta da Altroconsumo, è consigliabile evitare la carne che proviene da allevamenti intensivi e quella eccessivamente lavorata. Tra i prodotti analizzati, alcune carni confezionate sono risultate contenere alti livelli di additivi, conservanti e residui chimici. Altroconsumo suggerisce di optare per carne biologica o proveniente da allevamenti che rispettano standard di sostenibilità.