Scontrini del supermercato, se li conservi così corri un serio rischio per la tua salute: nessuno lo dice ma è così
Gli scontrini del supermercato sono oggetti particolari: non tutti sanno queste cose su di loro e la loro conservazione.
Una volta completato un acquisto, si ottiene uno scontrino in cambio. Alcune persone vedono nello scontrino un oggetto carico di ricordi, per cui lo conservano. Altri invece lo gettano via senza preoccuparsi di simili facezie, spesso però sbagliando a riciclarlo.
Infatti, il materiale dello scontrino non è prevalentemente di carta, per cui andrebbe gettato nell’indifferenziato. Tuttavia, la storia dello scontrino è singolare, nonché interessante. L’introduzione degli scontrini, intesi come li conosciamo oggi, è relativamente recente nella lunga storia del commercio.
Sebbene i primi registratori di cassa fossero principalmente strumenti di controllo per i commercianti, il concetto di scontrino come prova cartacea di una transazione si è sviluppato in parallelo con l’evoluzione di queste macchine. In Italia, l’uso degli scontrini fiscali è diventato obbligatorio con l’emanazione di specifiche normative negli anni ’80.
Questa obbligatorietà era parte di una più ampia strategia volta a combattere l’evasione fiscale e a garantire una maggiore trasparenza nelle transazioni. Ad ogni modo, questo piccolo pezzo di carta permette ai consumatori di verificare la correttezza delle somme addebitate. Ma non è tutto.
Il futuro degli scontrini
Nonostante l’importanza degli scontrini, il loro futuro appare sempre più digitale. Con l’avvento della tecnologia e l’incremento delle transazioni elettroniche, gli scontrini cartacei stanno gradualmente cedendo il passo alle versioni digitali. In sempre più paesi sono stati introdotti sistemi di fatturazione elettronica e scontrini digitali.
Non solo riducono l’impatto ambientale legato alla produzione di carta, ma offrono anche vantaggi in termini di praticità. Gli scontrini elettronici vengono inviati direttamente via email o attraverso app mobili, permettendo ai consumatori di conservare e organizzare facilmente le ricevute.
Il rischio dello scontrino
A quanto pare, come è stato esposto da numerosi esperti, conservare gli scontrini potrebbe causare gravi danni alla salute. Infatti, ciò che molti non sanno è che gli scontrini cartacei sono ricoperti di numerose sostanze chimiche che, se toccate per lungo tempo, possono causare gravi danni alla salute.
Un esempio lampante è la presenza del BPA, una sostanza che, se toccata a lungo tempo, può portare gonfiore e produzione massiccia di estrogeni. Paradossalmente, tutto questo può addirittura portare a prendere peso. In molti sono dunque preoccupati per tutti i cassieri e cassiere, costretti a maneggiare questi oggetti apparentemente innocenti che in realtà celano insidie.