Dolcificanti, se pensi che siano più sani e meno calorici dello zucchero ti sbagli di grosso: corri un serio rischio assumendoli
Il dolcificante ha edificato un’impalcatura del consenso colossale, ma è davvero così buono come dicono?
Negli ultimi anni, lo zucchero è diventato il nemico pubblico numero uno nel mondo della nutrizione. Sulle etichette alimentari, nei discorsi tra amici, nei programmi televisivi, lo zucchero è spesso dipinto come la causa di numerosi problemi di salute, tra cui obesità, diabete e malattie cardiache.
Ma è giusto demonizzare completamente lo zucchero? Lo zucchero, in realtà, è una fonte di energia immediata per il nostro corpo. Gli zuccheri semplici, come il glucosio o anche il fruttosio, sono presenti naturalmente in frutta e verdura, mentre il saccarosio è il comune zucchero da tavola. Si tratta perciò di cibi “naturali”.
Il problema non è tanto lo zucchero in sé, ma il suo consumo eccessivo, spesso nascosto in cibi processati e bevande zuccherate. Una dieta equilibrata che include zuccheri naturali non è dannosa. Anzi, è parte di un regime alimentare sano.
Infatti molti nutrizionisti consigliano proprio di evitare di comprare prodotti con etichette che riportano “zero grassi”. Tuttavia, in risposta alla crescente fobia dello zucchero, molte persone si sono rivolte ai dolcificanti come alternativa. Questi possono essere naturali o artificiali e la loro popolarità è in costante aumento.
Tipi di dolcificanti
I dolcificanti naturali includono il miele, lo sciroppo d’acero e la stevia, una pianta originaria del sud America. I dolcificanti artificiali, come l’aspartame, la saccarina e il sucralosio, sono invece creati in laboratorio. L’idea che qualcosa venga creato in laboratorio non deve allarmare di per sé.
Infatti, i benefici dei dolcificanti sono vari. Primo fra tutti, il ridotto apporto calorico rispetto allo zucchero, ma anche il fatto che non influenzino i livelli di glucosio nel sangue, rendendoli una scelta popolare tra i diabetici. Sul versante prettamente salutare invece, alcuni dolcificanti naturali, tipo la stevia, hanno proprietà antiossidanti.
La verità sui dolcificanti
Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica. L’uso di dolcificanti artificiali è stato al centro di molte polemiche e studi scientifici. Alcuni ricercatori suggeriscono che possano alterare il microbioma intestinale, influenzando la salute digestiva e il metabolismo.
Inoltre, la dottoressa Giulia Ceccarelli, ad esempio, ha sottolineato come il dolcificante di per sé comunichi l’informazione di appagamento dal dolce al cervello. Ne consegue che l’intestino sì, non abbia ricevuto zuccheri, ma a livello cerebrale, gli assidui consumatori di dolcificanti sono portati a ricercare altro zucchero a causa degli impulsi in questione.