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Liquirizia, occhio a quanta ne mangi ogni giorno: quello che può fare al tuo corpo è pericoloso

Liquirizia
Liquirizia – Tigulliovino.it

Massima attenzione al consumo di liquirizia giornaliero: secondo alcuni studi può divenire pericolosa per la salute.

Quante volte vi sarà capitato di avere un calo di pressione e di aver sentito vostra nonna dire di mangiare della liquirizia. Non si tratta solo di una credenza popolare ma ci sono alcuni studi a favore di questo consiglio: la liquirizia è in grado di aumentare la pressione sanguigna.

In realtà non è la liquirizia ad avere questo potere ma una sua componente su cui sono stati fatti diversi studi e ancora oggi non si fermano. Questo perché secondo alcuni esperti vi è una dose giornaliera di liquirizia da non superare mai. Superare questa dose infatti potrebbe portare a degli effetti negativi sulla salute e sull’organismo ma vediamo di cosa si tratta.

Liquirizia per i cali di pressione: il principio attivo

Quando parliamo di liquirizia in grado di aumentare la pressione sanguigna dobbiamo fare riferimento al suo principio attivo ossia l’acido glicirrizico. Come riferisce IlFatto Alimentare, questo principio attivo è finito al centro di uno studio pubblicato di recente dai ricercatori dell’Università di Linkoping sull’American Journal of Clinical Nutrition. L’esame in questione è stato effettuato su di un campione di 28 giovani di età compresa tra i 28 ed i 30 anni.

Questi hanno assunto 100 ml di questo componente per 15 giorni salvo poi fare una pausa di due settimane e poi riprendere la somministrazione. Per tutta la durata del percorso, i ragazzi hanno misurato ogni giorno la pressione con gli appositi strumenti ed i risultati si sono rivelati stupefacenti, considerate anche tutte le patologie ed il quadro clinico dei protagonisti.

Liquirizia per la pressione – Tigulliovino.it

Pressione alta: attenzione alla liquirizia

In base ai dati raccolti dagli esperti, i ragazzi sono in media andati incontro ad un aumento della pressione sanguigna di circa 1,3 millimetri di mercurio. La componente presente quindi nella liquirizia ha influenzato la regolazione della pressione a livello del fegato ed ha anche scatenato un secondo effetto. Questa ha infatti avviato il rilascio di una proteina che di norma viene rilasciata quando il cuore deve fare uno sforzo extra.

Studi che comunque andranno approfonditi ma intanto gli esperti suggeriscono di rivedere alcuni dettagli. Il primo riguarda l’abbassamento del limite giornaliero del consumo di questo principio attivo che al momento resta di 100 ml sia per l’Organizzazione mondiale della sanità sia per l’Unione Europea. Inoltre, gli esperti consigliano normative più stringenti sulle etichette che dovrebbero riportare con maggiore precisione il principio.