Anguria, non mangiare mai e poi mai questa: contiene una quantità infinita di batteri | È pericolosissima
Le angurie possono essere positive per il nostro organismo ma bisogna fare attenzione: non tutte sono edibili.
Con l’arrivo dell’estate, giunge in tutti noi anche una voglia di dissetarsi sopra la norma. Per questo motivo, si tende a nutrirsi maggiormente di frutta durante la stagione calda dell’anno. Nello specifico, di frutta che, in qualche modo, è ricca di liquidi volti a idratarci.
Tra le tante prelibatezze estive, spiccano frutti come l’anguria, il melone e il cantalupo, ciascuno con caratteristiche e benefici unici. Non tutti potrebbero sapere che i meloni comprendono diverse varietà, ognuna con un sapore e una consistenza diversa. Tra i meloni, ce ne sono due molto noti.
Il melone retato, più conosciuto con il nome di cantalupo, si distingue per la sua buccia a strisce e la polpa arancione dolce. È una fonte ottima di vitamina a e c, cruciali per la vista e per il sistema immunitario. Il melone giallo, invece, ha una buccia liscia e una polpa bianca. Questo tipo di melone è meno dolce del cantalupo, ma è ricco di potassio.
In generale, consumare meloni apporta numerosi benefici alla salute, inclusa la promozione dell’idratazione grazie all’alto contenuto di acqua. Tuttavia, è importante consumarli con moderazione poiché il loro alto contenuto di zuccheri può influenzare negativamente i livelli di glucosio nel sangue in persone diabetiche. Ma non esistono solo questi tipi.
Le angurie
Ultimamente si parla molto di angurie, poiché il frutto ha finito per essere assurto a simbolo di una nazione attualmente in guerra in Medioriente. Ad ogni modo, l’anguria è forse il melone per antonomasia: con la sua polpa rossa e succosa, è forse la frutta estiva più iconica.
Originaria dell’Africa, è coltivata oggi in tutto il mondo. L’anguria è, tuttavia, incredibilmente nutriente, contenendo infatti elevate quantità di vitamina c e a, oltre a numerosi antiossidanti. Ciononostante, è bene sottolineare che l’anguria ha una certa versatilità in cucina. Proprio per questo, bisogna fare attenzione: non tutte le angurie sono buone.
L’anguria da evitare
Esiste un fenomeno poco conosciuto, ma potenzialmente pericoloso, relativamente alle angurie: la fermentazione naturale. Questo può avvenire quando l’anguria viene lasciata al sole, a temperature elevate per troppo tempo, causando una fermentazione degli zuccheri presenti nella polpa.
Il risultato è una frutta con alti livelli di alcool e gas, che possono portare a mal di stomaco, nausea e, in casi estremi, intossicazione alimentare. Proprio in queste occasioni possono svilupparsi infiniti batteri che, oltre a rendere sgradevole il sapore gustoso del frutto, potrebbero anche incentivare il formarsi della salmonella.