Caffè, altro che nocivo per la salute: se non superi questa dose al giorno è un toccasana per il tuo cervello
Il caffè in determinate quantità non è nocivo per la salute ma un vero toccasana per il cervello: un recente studio lo conferma.
Dal ‘600 ad oggi, il caffè è diventato una costante della vita quotidiana delle persone. Si tratta di una bevanda dal gusto forte amata soprattutto dagli adulti e questo anche perché sono soliti consumarla dopo i pasti e durante una pausa con degli ospiti.
Quando per esempio arrivano persone a trovarci a casa oppure ci rechiamo al bar per incontrare gli amici, il caffè è in grado di mettere d’accordo tutti. Per diverso tempo però molti hanno visto questa bevanda come nociva per la salute in quanto per molti rende più nervosi.
In realtà il caffè può divenire anche un toccasana per il nostro organismo ma questo solo se non si supera la dose consigliata dagli esperti. Vediamo cosa dicono alcuni recenti studi.
Caffè, i benefici sul corpo: le ultime
Nel corso degli ultimi anni alcuni studi hanno confermato i benefici del caffè sull’organismo per la presenza della caffeina. Questa infatti è in grado di proteggere l’organismo dai danni causati dai radicali liberi, di ridurre al minimo il rischio di sviluppare malattie al cuore ed al sistema cardiovascolare. Inoltre questa sostanza riduce il rischio di sviluppare il diabete o il cancro.
Non è però finita qui perché un recente studio ha confermato come il caffè in determinate quantità può divenire anche un toccasana per il cervello. Se infatti si consumano tra le due e le tre tazzine di caffè al giorno è infatti efficace anche per combattere l’insorgenza di malattie come l’Alzheimer e il Parkinson ma vediamo in che modo.
Parkinson: gli effetti del caffè sul cervello
La rivista Neurology ha approfondito una recente ricerca fatta da alcuni esperti su di un campione di cittadini provenienti da varie parti di Europa. Sono state messe a confronto le abitudini dei soggetti intervistati ed in particolare il loro consumo di caffè giornaliero. Secondo questa indagine chi beve almeno tre tazzine di caffè al giorno ha il 40% in meno di possibilità di contrarre il Parkinson.
Il caffè a quanto pare ha infatti effetto anche sul flusso di dopamina ossia quella parte di neuroni presenti nella zona del cervello nota come substantia nigra. I neuroni che si trovano in questa parte del cervello producono appunto la dopamina che controlla i movimenti e la coordinazione. Quindi se si superano le tre tazzine giornaliere si ha minore possibilità di contrarre il Parkinson a differenza di chi invece ne consuma solo due.