Addio aperitivi al bar, te li puoi già dimenticare: il motivo è agghiacciante a dir poco
Le ultime decisioni del Governo porteranno ad un deciso aumento dei prezzi anche per un semplice aperitivo al bar.
La situazione economica delle famiglie italiane non è più rosea da già diverso tempo. Nel corso degli ultimi anni si è infatti registrato un aumento esponenziale dei prezzi in diversi campi. Oggi il mutuo, l’affitto o anche solo recarsi al supermercato per fare la spesa costa molto di più.
Non è però finita qui perché anche i generi alimentari di prima necessità sono in costante aumento. Anche solo comprare pane o pasta ha un certo peso sul portafoglio delle famiglie italiane ed a quanto pare non è ancora finita qui.
Dalle prossime settimane infatti ci saranno alcuni aumenti anche per i gestori dei bar che dovranno quindi presentare ai clienti uno scontrino ancora più alto.
Prezzi in aumento: stangata per chi si reca al bar
In Italia da ormai diverso tempo si è sviluppata una nuova consuetudine ossia recarsi al bar in gruppo per un aperitivo sia prima che dopo cena. Un momento per stare insieme e per condividere del tempo consumando anche qualcosa. Questa particolare abitudine però rischia di mettere nei guai gli avventori ma soprattutto le loro finanze. Nel corso infatti delle prossime settimane arriveranno in tal senso dei nuovi aumenti.
Fare aperitivo al bar costerà molto di più sia al gestore del bar che al cliente che si reca alla cassa per pagare. Ma per quale motivo lo scontrino sarà più alto? Un aumento legato alla decisione del Governo Meloni di introdurre la cosiddetta Sugar-Tax ossia una nuova tassa sullo zucchero.
Aperitivo sempre più caro: arriva la Sugar-Tax
Secondo gli esperti lo zucchero è la causa che si nasconde dietro l’insorgenza di alcune malattie metaboliche. Di conseguenza è giusto tassarlo, soprattutto quello presente in alcune delle bevande più diffuse come l’aranciata, la coca-cola o gli aperitivi analcolici. Secondo questa nuova legge si dovrà applicare un aumento di circa 5 euro per ettolitro. Di conseguenza ci sarà un aumento dei prezzi per i gestori del bar.
Questi a loro volta dovranno recuperare il denaro speso e quindi si rifaranno sui clienti che in cassa andranno a pagare uno scontrino ancora più alto, dal prezzo quasi folle. Da sottolineare che i rincari prenderanno il via a partire dal prossimo 1 luglio e che al momento sono esclusi gli zuccheri presenti nei cornetti, nelle brioche e quello in busta usato di solito per il caffè o il cappuccino.