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Considerazioni di TigullioVino
Gennaio 2012
Tre vini tipici e di buon livello qualitativo. E’ la giusta motivazione sui tre vini inviatici da quest’azienda. I due rossi: Dolcetto e Barbera d’Alba. Il bianco: Moscato d’Asti. Il primo dei rossi, benché ricco di estratti e d’alcol, non ha perso l’invito a ribersi; Il Barbera, da uve decisamente mature, ha espresso una piacevole freschezza, derivata da un’equilibrata acidità fissa. L’ottima struttura gli permette di reggere bene, migliorando, ancora qualche anno. Il Moscato, benché maturo, quindi da bere al più presto, è ancora molto gradevole.
Luglio 2013
E’ la seconda volta che assaggiano i vini di quest’azienda. Sensibili i miglioramenti - interpretando l’annata - rispetto ai tre vini inviati lo scorso anno. In questa occasione i vini erano ben otto, di cui due bianchi, cinque rossi e un Moscato. Oltre l’intrinseca tipicità, quasi tutti hanno espresso carattere e armonia. Iniziando dai due Langhe bianchi, lo Chardonnay è più equilibrato del pur buono Favorita. Piacevole il Moscato. Si sale sicuramente di livello con i rossi. Nella norma e per il desco quotidiano il Barbera La Teresina, di buon spessore e bouquetè il Barbera d’Alba Bricco Capre. Pieni, invitanti e varietali i due Dolcetto d’Alba: il Ciabot è un vino per la domenica, il Bricco Capre un vinone. Da bevitori esigenti. Una piacevole sorpresa il Nebbiolo d’Alba: varietale, ricco al naso e in bocca, di già buona armonia. Benché da vitigni di pochi anni, i Rivetto hanno fatto centro. Indubbia la vocazione del terroir da cui proviene. Da non dimenticare che il comune di Alba, con la frazione di San Rocco Senodelvio, fa parte del comprensorio del Barbaresco.