Dove siamo
Come si presenta l'azienda
L'Azienda Agricola Giovanni Abrigo si trova a Diano D'Alba (a 8 km da Alba). Sono coltivati 8 ettari di vigneto. Dalle uve prodotte sono realizzati 4 vini Doc :
Dolcetto di Diano D'Alba
Barbera D'Alba
Nebbiolo D'Alba
Langhe Favorita
Dal 1968 la famiglia abrigo ha acquistato questa azienda, inizialmente rivolta ad una agricoltura mista con frutteti, seminativi, allevamento del bestiame e vigneti, le cui uve venivano vendute a clienti che le vinificavano per loro consumo. Solo in piccola parte il vino era destinato alla vendita. Dal 1987, dopo il diploma di Agrotecnico, Giorgio Abrigo, ha iniziato l'attivitagrave; di vinificazione, operando gradualmente una riconversione delle coltivazioni ed arrivando ad avere oggi vigneti e noccioleti.
Considerazioni di TigullioVino
Gennaio 2001
Il giudizio complessivo dell'azienda egrave; positivo. Un gradino piu' sotto i Dolcetto ed il Nebbiolo, parso un po' atipico. Note decisamente positive per la Favorita, vino bianco appenanbsp; vivace, molto fresco e piacevole. ma soprattutto per la Barbera
Marminela, decisamente piacevole ed accattivante. Un'azienda che puo' migliorare ma decisamente da seguire.
Febbraio 2010
L'Azienda Abrigo è una piccola azienda di Diano alla quale siamo affettivamente legati, non fosse altro per il fatto che fu una delle primissime aziende ad inviarci una campionatura vini in degustazione ai nostri esordi e per essere stata premiata nel 2003, durante la primissima edizione del "premio aziende" di tigulliovino (non esisteva ancora allora il nostro meeting annuale) con una barbera piacevole e suadente, semplice e di beva snella, ammiccante. Una barbera che abbiamo ritrovato un po' cambiata rispetto ad allora forse complice anche un'annata non particolarmente favorevole. Lascia un poco perplessi la scelta di dedicarsi a vini come il Rosetto del quale francamente non comprendiamo benissimo la collocazione. A nostro avviso si dovrebbero concentrare le energie sfruttare per sfruttare al meglio le potenzialità di dolcetto e nebbiolo. In particolare abbiamo apprezzato la spiccata riconoscibilità dei due dolcetto proposti in assaggio, anche se andrebbero a nostro avviso ricercati ancora maggior equilibrio ed eleganza.