Asti & Moscato d’Asti: vini unici
Asti e Moscato d’Asti Docg sono i vini dolci aromatici e di bassa gradazione più venduti sul nostro pianeta. Il boom nel 2011, col superamento dei 100 milioni di bottiglie. “Per l’esattezza - afferma il presidente del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, Paolo Ricagno - sono ben 106 milioni.” Già nello scorso anno, le bottiglie vendute nel mondo, sono state oltre 90 milioni, di cui 42 milioni e mezzo in Europa, con un aumento di circa il 2% rispetto allo scorso anno. In Italia, l’aumento è stato superiore al 12% con oltre 13 milioni di bottiglie. Un risultato di prestigio e di grande interesse economico che, valorizza e promuove, tutto il vasto territorio di produzione che, com’è noto, comprende 52 comuni di tre province piemontesi. Ma non solo: un successo non solo per i produttori di questi vini, ma per tutto il comparto vinicolo nazionale.
Un vitigno due vini
Nella grande famiglia dei moscato, spicca sicuramente la varietà a bacca bianca detta di Canelli. Un comune dell’Astigiano noto da sempre per il Moscato d’Asti, tanto che vi nacque il primo spumante italiano. L’artefice, Carlo Gancia nel lontano 1865, che lo denominò Moscato Champagne, per l’omonimo metodo della rifermentazione in bottiglia. Questa prima sperimentazione dette le basi per produrre successivamente l’Asti Spumante. Infatti, già agli inizi del Novecento, l’astigiano Francesco Martinotti utilizzò per primo l’autoclave per produrre spumanti. Mentre la prima azienda che utilizzò le autoclavi per produrre l’Asti, fu la Cora di Costigliole d’Asti, seguita dalla Martini di Pessione e dalla Mirafiore-Fontanafredda di Serralunga d’Alba.
L’Asti ed il Moscato d’Asti siglano le festività
Non si può immaginare le festività pasquali e di fine anno senza questi due vini. Anzi senza Asti e Moscato d’Asti non c’è festa. Poliedrici, versatili, invitanti e leggeri, trovano ideale abbinamento con una vasta gamma di dolci. Il Moscato d’Asti si abbina al meglio con tutti i dolci a pasta lievitata, in particolare panettone milanese, veneziana, pandolce genovese, colombe ed agnelli di Pasqua, nonchè con bignè e cannoli alla crema pasticcera, sfogliatelle, krafen, cornetti, maritozzi, crostate con frutta bianca e gialla, charlotte e torta di mele, canestrelli e pesche e mele ripiene. L’Asti, leggermente più alcolico con maggior freschezza, effervescenza e spuma si sposa con la classica Saint Honorè, millefoglie con chantilly e zabaglione, pandoro veronese (perché senza uvetta e scorzette candite ma più ricco in burro rispetto ad altri) panna cotta, bavaresi alla vaniglia e con frutti bianchi o gialli, monte bianco ed altri. I barmans l’utilizzano per cocktail di frutta. Cuochi e pasticceri in macedonie, nei semifreddi e gelati, creme per farcire, nell’impasto per chiacchiere o bugie e torte lievitate e, addirittura per alcuni piatti tradizionalmente salati, come nel risotto, nell’anatra all’arancia, con foie gras e con formaggi erborinati. Gli zuccheri contenuti sono subito disponibili e così i sali minerali, che sostituiscono quelli perduti sudando. Infine, perché è un piacere berli, sia d’estate che d’inverno.
La manifestazione
Doverosamente, come per i grandi vini dell’Albese (Barolo, Barbaresco, Alba e Roero) e dell’Astigiano (Barbera d’Asti e del Monferrato), anche l’Asti ed il Moscato d’Asti hanno avuto la manifestazione che li valorizza e li promuove a livello istituzionale.
Per questa terza edizione (dall’1 all’8 dicembre) di Anteprima Moscato d’Asti e Asti Docg, è cambiata la location della cena di gala. Dopo due anni nel Salone d’onore del Castello di Mango, è stata la volta della Locanda Gancia a Santo Stefano Belbo. Una funzionale struttura che ospitò per anni grandi eventi di enogastronomia. Nella riuscita serata, Valter Bera presidente dell’Enoteca Regionale Colline del Moscato di Mango, oltre i saluti di rito rivolti alle numerose autorità presenti, ha presentato l’Anteprima Moscato d’Asti e Asti Docg, annunciando le novità racchiuse nel ricco programma dell’iniziativa. Di seguito, altri interessanti interventi. Prima di Paolo Ricagno, presidente del Consorzio per la tutela dell'Asti e del Moscato d’Asti che, rivolgendosi ai titolari d’aziende ed enti della filiera di produzione dei due vini, sebbene il successo ottenuto nelle vendite, è necessario mantenere alto il livello di qualità. Unica arma per difendersi da prodotti cosiddetti similari, che verranno da diversi Paesi esteri. E ancora gli interventi del consigliere regionale Mino Taricco, di Lamberto Vallarino Gancia e d’altri personaggi del mondo del vino, moderati dal giornalista Sergio Miravalle, nonché quelli molto graditi, dell’enologo Lorenzo Tablino con la degustazione dei due vini, e di Maurizio Damilano, indimenticato campione olimpico di marcia e due volte campione mondiale nella 20 km.
La cena comprendeva il seguente menu: Aperitivo con bignè salati, canapè, tramezzini, torcetti e paste di meliga. Antipasti - Rollè di coniglio aromatizzato al Moscato con melagrana su valeriana. Primo piatto - Risotto al gorgonzola, pere e Moscato. Secondo piatto - Stinco di fassone al Barbaresco con patate novelle. Selezione di formaggi DOP con cugnà e gelatine di Moscato. Dolci - Torta di nocciole con zabajone e bonet. Il tutto abbinato rispettivamente ai tre Docg, Asti, Moscato d’Asti e Barbaresco.
Il Tasting
Nell’ampia sala dell’Enoteca del Castello di Mango adibita alle degustazioni, una ventina di giornalisti specializzati di cui alcuni provenienti dall’estero, hanno degustato e valutato 50 vini, di cui otto Asti Docg 2011, quarantuno Moscato d’asti Docg 2011 e un Piemonte Doc Moscato 2011. Dalle mie personali valutazioni, degli otto Asti: 2 ottimi, 4 buoni, 2 medio-buoni. Vario il quadro dei 41 Moscato d’Asti: 6 ottimi, 16 molto buoni, 16 medio-buoni, 6 discreti, 4 sufficienti e 1 tra il comune ed il mediocre. Buono l’unico Moscato Piemonte. Facendo una sintesi dei due vini Docg dell’annata 2011 all’olfatto hanno espresso - secondo i lieviti usati - profumi più o meno intensi, fini, varietali con note floreale-fruttate o sempre persistenti e discretamente fini con note vegetale-floreali. Tra gli aromi percepiti, quelli floreali e vegetale-aromatici di fiori di sambuco, acacia, mughetto, zagara, salvia e muschio. Netti quelli fruttati con note d’ananas, banana, pesca, miele e agrumi.
Altri golosi eventi
Terminata la degustazione, è seguito il pranzo. Nel pomeriggio, i giornalisti sono stati trasferiti a Torino, presso Palazzo Madama, per partecipare alla conferenza stampa “Incontro con la Dolcezza del Moscato - Facce da Moscato”. Quest’ultimo, è un simpatico riconoscimento conferito ai popolari viticoltori, Francesco Bazzano e Osvaldo Sandri, con alle spalle molte vendemmie.
Il giorno seguente, lo stesso gruppo visita nella mattinata, alcune dimore storiche e musei di Torino. Mentre nel pomeriggio, partecipa all’evento “Risveglia il Dolce che c’è in Te”.
Un goloso percorso con soste nelle pasticcerie storiche torinesi, dove il Moscato d’Asti era abbinato ad ogni tipo di leccornie.
Sempre nell’ambito della manifestazione, la domenica si e tenuto nell’Enoteca del Castello di Mango, l’incontro “Matrimonio col Moscato”: le Pro Loco del territorio hanno presentato numerosi prodotti tipici abbinandoli appunto al Moscato d’Asti. I migliori tre, sono poi stati premiati.
Negli altri giorni, dal 3 all’8, sempre nell’Enoteca Regionale di Mango, un Banco d’assaggio: degustazione non stop della nuova annata dei due Docg, letteralmente presa d’assalto dai numerosi visitatori.
L’ospitalità
Chi ha scritto, e il collega Pietro Bellantone sono stati alloggiati nell’Agriturismo Finestre di Langa, inserito nell’Azienda Agricola Cerrino di Trezzo Tinella. Un’oasi di tranquillità e quiete immersa tra gli ordinati vigneti di proprietà, dove l’ospitalità della famiglia Cerrino, è stata semplicemente straordinaria.
Patrocinio e contributi
La manifestazione è stata patrocinata della Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Sei in Langa, Consorzio Tutela Asti e Moscato d’Asti, Euro Fiera, Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, Ente Fiera della Nocciola e i Prodotti Tipici dell’alta Langa. Con il contributo di Belbo Sugheri, DIAM Sugheri e Paolo PA Araldo forniture per l’enologia.
Indirizzi utili
Associazione Enoteca Regionale Colline del Moscato - Piazza XX Settembre 20 - 12056 Mango (CN) - Tel 0141/89141 - Fax 0141/839914 - enotecamango@tiscali.it
Ristorante Castello di Mango - Piazza XX Settembre 20 - 12056 Mango (CN) - Tel 0141/89141 - Fax 0141/839914.
Azienda Agricola e agriturismo Finestre di Langa della Famiglia Cerrino - Via Cappelletto 54 - 12050 Trezzo Tinella (CN) - Tel & Fax 0173/630166 - Cell. 333/6605228 -
Vini & Produttori
L’elenco, riporta nell’ordine, i vini degustati.
Asti Docg 2011
1) Contessa di Castiglione - Canelli; 2) Bera - Neviglie; 3) Capetta I.VI.P. spa - Santo Stefano Belbo; 4) “La Selvatica” Caudrina - Castiglione Tinella; 5) Corte dei Balbi Soprani srl - Santo Stefano Belbo; 6) Duchessa Lia srl - Santo Stefano Belbo; 7) “Millesimato” Fontanafredda srl - Serralunga d’Alba; 8) “Sant’Orsola” Fratelli Martini spa - Cossano Belbo.
Moscato d’Asti Docg 2011
9) Ada Nada - Treiso; 10) Adriano Marco e Vittorio - Alba; 11) Arione spa - Canelli; 12) Bera - Neviglie; 13) “Sorì dei Fiori” Bocchino Giuseppe - Canelli; 14) “Ribota” Boeri Alfonso - Costigliole d’Asti; 15) “Valdiserre” Isolabella della Croce - Loazzolo; 16) Cà del Principe - Santo Stefano Belbo; 17) Cà ed Balos - Castiglione Tinella; 18) Cantina della Porta Rossa - Diano d’Alba; 19) “Cesare Pavese” Cantina Vallebelbo - Santo Stefano Belbo; 20) “Barisel” Cascina Barisel - Canelli; 21) Cascina Castlet - Costigliole d’Asti; 22) Cascina Galletto - Santo Stefano Belbo; 23) “Bricco Riella” Cascina Pian d’Or - Mango; 24) “Pian Pezzea” Cascina Valon - Neviglie; 25) “La Caudrina” Caudrina - Castiglione Tinella; 26) Brich Menu Cerrino Sergio - Trezzo Tinella; 27) “Armognò” Colle Pettino - Castagnole Lanze; 28) Corte dei Balbi Soprani srl - Santo Stefano Belbo.
Piemonte Doc Moscato 2011
29) Gatti Piero - Santo Stefano Belbo;
Moscato d’Asti Docg 2011
30) Chiga Giovanni - Castiglione Tinella; 31) “Piccole Gioie” Ghione Anna - Canelli; 32) “Cà du Sindic” Grimaldi Sergio - Santo Stefano Belbo; 33) Grimaldi Sergio - Santo Stefano Belbo; 34) I Vignaioli di Santo Stefano Belbo - Santo Stefano Belbo; 35) La Giribaldina - Calamandrana; 36) La Tribuleira - Santo Stefano Belbo; 37) “Villa” Marco Bianco Santo Stefano Belbo; 38) “Nivole” Michele Chiarlo - Calamandrana; 39) “Righey” Montaribaldi ss - Barbaresco; 40) Mustela - Trezzo Tinella; 41) “Cascina Carretta” Negro Maria Luigia - Castagnole Lanze; 42) “Cascina Fiori” Oddero Poderi e Cantine ssa - La Morra: 43) “Roca Neira” Poderi Roccanera - Cossano Belbo; 44) Prunotto srl - Alba; 45) “Riveto” Rivetti Dante - Neive; 46) “San Marco” Capra Marco ss - Santo Stefano Belbo; 47) Sant’Evasio - Nizza Monferrato; 48) Tenuta Il Falchetto - Santo Stefano Belbo; 49) Tenuta Langasco - Alba; 50) “Vignot” Terrabianca - Mango.
Nella foto di Alessio Bottigliero: Da sinistra Paolo Ricagno e Valter Bera.
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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