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Private tasting di vino australiano a Bertinoro in Romagna

di Mariella Belloni

MappaArticolo georeferenziato

E’ stato un evento internazionale molto interessante per gli amanti del buon vino quello che si è svolto alla Fattoria Paradiso di Bertinoro organizzato da Quality Wines in collaborazione con la Thompson International Marketing. Un tour nella Barossa Valley, il fulcro della produzione enologica dell’Australia, degustando i pregiati vini della cantina tra le più rinomate dagli estimatori di vini internazionali, la Two Hands Wines. Lo Shiraz (Syrah in Francia) è un vitigno sulle cui origini ci sono varie leggende. Si pensa che furono i Templari a introdurlo in Francia, al ritorno dalle crociate. Lo Syrah, in Francia, regna incontrastato nel nord della Valle del Rodano, mentre al sud interviene sensibilmente negli assemblaggi. In Australia fu impiantato verso la fine del secolo XIX e viene chamato Shiraz; si è particolarmente adattato alla Barossa Valley, Mac Laren Vale e Yarra Valley. E’ un vitigno molto plastico, che si adatta a diversi territori e ne assorbe completamente le caratteristiche e le varie sfaccettature.

Lo Shiraz Australiano è basato su un’eccezionale potenza aromatica (mentolo, frutti neri maturi, eucalipto), note anche vellutate, con una punta zuccherina finale un po’ eccessiva ma, a differenza dei loro colleghi francesi, una volta aperte le bottiglie si sono rivelate subito pronte. Conosciuta praticamente in tutto il mondo per i suoi ottimi vini, la Fattoria Paradiso si è aperta per ospitare un “Private Tasting” con Michael Twelftree, proprietario della “Two Hands Wines”, azienda australiana di rilevanza planetaria.

L’azienda è riconosciuta nel mondo come l’icona qualitativa del vino australiano; negli ultimi anni nessuna come lei ha visto tanti vini inseriti nell’annuale “Top 100” del Wine Spectator. Con due di questi nella Top 10, al quinto posto il Bella’s Garden e The Ares votato come uno dei 25 Benchmark Wines of Australia. Per non parlare delle consistenti 90+ recensioni nel Wines of Advocate, Wine Companion, Wine Spectator, Decanter e altri che sono il futuro testamento all’abilità dell’azienda di catturare il terroir di ogni vigneto e di saper coltivare con cura le caratteristiche di ciascuna particella.

Quando Michael Twelftree, un esportatore di vino Australiano in USA e Asia, e Richard Mintz, un manager di successo in una delle più importanti aziende della Barossa Valley in Australia, fondarono la Two Hands (Due Mani) nel 1999, uno dei loro obiettivi principali, era quello di regalare agli appassionati una panoramica delle diverse espressioni australiane di questo vitigno, determinate ovviamente dai differenti territori di provenienza, con caratteri climatici e condizioni generali anche piuttosto diverse l’una dall’altra. Ecco perché, dopo diverse ricerche e tentativi, la scelta fu quella di lavorare in stretta sinergia con alcuni produttori della Barossa Valley e della Mc Laren Vale, capaci di mettere sul piatto alcuni siti vocati di queste aree.

I fatti sembrano aver dato ragione ai due soci che, fin dalle prime vendemmie, ottengono un buon successo di vendita e di critica, culminato nel 2004 con Robert M.Parker che descrive l’azienda come “la migliore attività di “Negociant” a sud dell’equatore. Il vno che abbiamo assaggiato è un’assemblaggio di uve rosse coltivate nella Barossa Valley, e occasionalmente utilizzate insieme allo Shiraz, sono Grenache Noir, Cabernet Sauvignon e Mourvèdre qui noto con il nome di Mataro. Al gusto il vino mostra un considerevole spessore, una tessitura vellutata e avvolgente, un corpo saldo e asciutto, una solida struttura tannica, una notevole persitenza in finale di bocca, una giusta, vivace acidità e una bella freschezza che equilibrano e rendono piacevole il frutto intenso colto a piena maturazione. Palato coerente: pieno e rotondo.

La SERIES GARDEN è una gamma SUPER PREMIUM di sei Shiraz provenienti dalle sei più belle regioni di Shiraz prodotto in Australia.

SOPHIE’S GARDEN IS BLENDED FROM OUR FINEST BARRELS OF PADTHAWAY SHIRAZ. Il colore di un bel rosso brillante e un bouquet di cespuglio di rose. Gli aromi sono invitanti e seduttivi. Al palato è stretto ma nell’insieme fresco ma con grande acidità e note fruttate. Mostra abbondanti quantità di mora, cioccolato e note di caffè espresso, con un tocco deliziosamente piccante di ciliegia e coinvolgenti sentori di menta. Incredibile potere e ricchezza ed anche grande purezza ed eleganza, nonostante l’alta percentuale di alcol (15,4). I tannini sono ottimi, questo Shiraz è un grande vino e inebriante ora ma ha bisogno di invecchiamento.

SAMANTHA’S GARDEN IS MADE FROM OUR FINEST BARRELS OF CLARE VALLEY SHIRAZ. Un denso color rubino tendente al violaceo, aroma di frutti di bosco con note floreali e un sottofondo di eucalipto e menta, sinonimo di questo clair. Ben bilanciato, equilibrato e leggermente speziato, vanta un grande corpo, ricco, carnoso e al palato si presenta esplosivo con un lungo finale. Splendidi tannini con un fondo setoso e un finale lungo. Questo vino è un esempio convincente di Shiraz elegante, potente del Sud Australia, e si dovrebbe bere bene per un decennio.

MAX’S GARDEN IS MADE FROM A SELECTION OF OUR FINEST BARRELS OF HEATHCOTE SHIRAZ. Giardino di Max, riflette il terroir di Heathcote. Il colore rosso profondo e impenetrabile con profonde sfumature violacee. Bouquet stretto e intrigante di ciliegia scura, minerale, caffè, cannella, arrosti e le note pot-pourry. Il palato si apre delicatamente con note succose di lampone e altri frutti di bosco, con una sottile nota acida di cedro, fini tannini e cioccolato amaro bilanciano le spezie e gli danno un finale carnoso. Splendidamente equilibrato e armonioso, è tremendamente attraente e destinato a svilupparsi bene con l’invecchiamento.

HARRY AND EDWARD’S GARDEN MADE FROM A SELECTION OF OUR FINEST BARRELS FROM LANGHORNE CREEK. Colore profondo rosso porpora dato dalla frutta a bacca rossa e dai mirtilli. Di medio corpo con una buona compressione e la consistenza a metà palato. Elementi e toni minerali sono evidenti con tannini più morbidi. In bocca sostenuto dai potenti frutti rossi e spezia, vanillina con un finale di cioccolato. Il palato si apre con succo di prugna con una punta acida del cedro. E’ un vino serio e costruito per invecchiamento a medio-lungo termine, dalla perfetta struttura tannica e un finale di cioccolato.

LILY’S GARDEN IS FROM A SELECTION OUR FINEST MCLAREN VALE BARRELS
Denso colore nero, tonalità magenta profondo. Potenti aromi di frutta rossa succosa con sottili sfumature di spezie e vaniglia, moka e cioccolato. Sobrio, elegante e piccante, char sottile e pepe con salumi, carni alla griglia, equilibrato con sottile nota di rovere e vanillina. Ha un naso splendido di cedro, terra bruciata. Palato lussureggiante, generoso con una raffica di succosi frutti rossi, persistente e ricco, fini tannini e una complessità incredibile e una texture vellutata. Fermo ma con tannino ruvido, questo sorprendente Shiraz si evolverà per 8-10 anni e più.

BELLA’S GARDEN IS BLENDED FROM OUR FINEST BAROSSA SHIRAZ BARRELS. Colore denso rosso porpora, opaco, quasi nero. Ricco e complesso, potenti aromi di frutta blue e nero, mirtillo e mora, questo è stratificato con il verde oliva, menta, liquirizia e minerali Un naso potente di prugna matura e more succulenti con un pizzico di spezie e cedro. Ben equilibrato, aromi di cannella, un pò cremoso in bocca con un finale lungo e vellutato, dovrebbe maturare almeno fino al 2012. Le Due Mani di Bella’s Garden è uno splendido Shiraz australiano Two Hands Wines, corposo che ricopre e dura anche sulla lingua, labbra e denti. E’ un vino sontuoso che si caratterizza per la sua finezza aromatica. Il Bella’s Garden 2008 è stato classificato 2° miglior vino al mondo secondo Wine Spectator 2010.

Al termine della esclusiva degustazione, guidata da Michael Twelftree, tra i più rari e preziosi Shiraz della “Garden Series”, gli ospiti privilegiati, hanno potuto continuare a deliziare i propri sensi degustando un sorprendente TWO HANDS ARES dal colore profondo nell’intensità e dall’aroma che ricorda quello di un bouquet fresco con sentore di espresso, semi di vaniglia, di prugne cotte e stufate, mandorle arrostite, noccioline affumicate, soia e fiori freschi appena colti. Aromi complessi e ben amalgamati con succo di liquirizia, catrame, terra, cedro e cioccolato fondente, di frutta come boysenberry, mora e prugne fresche. Appena areato il vino acquista una complessità caleidoscopica, immediatamente denso, copre l’intero palato con una lunghezza sorprendente. I tannini sono ben integrati e aiutano il vino a maturare con grazia. Questo eccezionale vino si presume che duri per molto tempo se custodito in una buona cantina da invecchiamento.

Un autentico paradiso per gli amanti del vino
Tanto di tutto, alla Fattoria Paradiso di Capocolle di Bertinoro, nel cuore della Romagna più genuina e verace. Tanta storia, innanzitutto. Di origini probabilmente romane, il complesso attuale fu Castello Ugarte Lovatelli in epoca rinascimentale, e rimase proprietà dell’omonima famiglia patrizia fino alla fine del XIX secolo, quando venne acquistato dalla famiglia Pezzi, attuale proprietaria. Nel corso del Novecento, l’antica dimora di Capocolle ha continuato ad ospitare grandi personaggi dell’arte, della letteratura, del teatro, del cinema e della politica, fino a diventare un autentico “salotto culturale” della Romagna.

Tanti i vini. Gli 80 ettari di vigneto della Fattoria Paradiso hanno prodotto nell’arco degli ultimi decenni alcuni degli elisir più emblematici e più apprezzati dell’intera enologia romagnola. A cominciare dal Barbarossa, vitigno autoctono esclusivo e oggi vero fiore all’occhiello dell’Azienda, che Mario Pezzi rintracciò e cominciò a valorizzare nell’ormai lontano 1955. Sul sentiero intrapreso da Mario Pezzi e da sua moglie Ubalda Rina, camminano al loro fianco Graziella ed il nipote Jacopo. Tre generazioni in armonia, nel progredire dei vigneti verso il terzo millenio. Questa è la Fattoria Paradiso, dove l’antica filosofia agricola è affiancata da moderne e mirate tecnologie opportunamente sperimentate; dove la qualità della produzione ha goduto sempre il corale privilegio dei Pezzi, legati all’ideale parallelismo fra coltura e cultura del vino. Un adagio raccolto da una pagina dell’albo dei visitatori, recita “Il sole e l’aria e la terra non basterebbero per dare un ottimo vino, se non vi fossero uomini, in Romagna, che con la loro arte plasmano il prodotto di questa terra fino a renderlo unico.


Fonte news: Mariella Belloni

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