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La porchetta di Ariccia ottiene l'Igp

di Redazione di TigullioVino.it

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“Un altro prodotto regionale di qualità iscritto nel registro ufficiale europeo dei prodotti DOP e IGP. Un risultato atteso che rende merito al Comitato promotore e al lavoro di valorizzazione e promozione dei prodotti locali che l’assessorato, su indicazione del Presidente Polverini, sta mettendo in campo per rilanciare le eccellenze del Lazio. Il marchio IGP per la Porchetta di Ariccia è uno strumento indispensabile per tutelare e valorizzare, come merita, uno tra i prodotti regionali più conosciuti e apprezzati dai consumatori, e, come tale, purtroppo anche impropriamente imitato, con un concreto danno commerciale per i nostri produttori e d’immagine per il nostro territorio”. E’ quanto dichiara l’Assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Angela Birindelli, a seguito della pubblicazione del Regolamento sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, che conferisce ufficialmente alla 'Porchetta di Ariccia' il riconoscimento come prodotto IGP, cioè a 'Indicazione geografica protetta'.

La Regione Lazio, attraverso il progetto “Agricoltura Qualità” gestito da Arsial, e in stretta sinergia con il Comitato proponente, ha garantito l’assistenza tecnica nella stesura dell’intero dossier tecnico-scientifico-storico necessario per la presentazione della richiesta. “Un traguardo raggiunto dal progetto ‘Agricoltura Qualità’ di Arsial – aggiunge il commissario straordinario di Arsial, Erder Mazzocchi – che conferma l’importante ruolo di sostegno alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo che l’Agenzia è in grado di offrire alle realtà produttive locali. Grazie a questo progetto”, sottolinea Mazzocchi,“ recentemente premiato con un diploma di merito durante il Forum P.a., i prodotti che fanno parte del nostro patrimonio culturale acquisiscono gli elementi necessari per vincere le sfide del mercato conservando le loro caratteristiche organolettiche. La diffusione dei Sistemi di qualità certificata”, conclude, “è stata possibile fino ad oggi grazie all’impegno di personale tecnico qualificato e alle convenzioni stipulate con istituti scientifici di ricerca”.

La Porchetta di Ariccia è il 22° prodotto della Regione Lazio ad ottenere un riconoscimento comunitario e si aggiunge ai 14 prodotti DOP, 7 IGP, 367 prodotti Agroalimentari Tradizionali e altri 2 prodotti DOP e 3 IGP in fase di riconoscimento.
La preparazione della porchetta costituisce l’eredità di una cultura millenaria, di cui rimane depositaria l’area di Ariccia, (un tempo La Riccia), nei Castelli Romani. La tradizione risale agli etruschi, all’antica Roma, e riprende, facendo riferimento a dati certi, nella grande trattatistica in campo gastronomico del `400 e `500 nel De Arte Coquinaria di Maestro Martino da Como (metà del secolo XV). Nel 1802 il tedesco Johann Gottfried Seume, autore del libro “L’Italia a piedi”, passando per Ariccia, manifestò il proprio disappunto per il principe Chigi, reo di aver fatto abbattere le querce secolari del suo parco per meglio far pascolare i porci bradi, progenitori delle famose “porchette”. Molte sono le “famiglie storiche” di origini romane e dei comuni limitrofi, che da secoli lavorano con sistemi tradizionali la porchetta di Ariccia, tramandandosi da padre in figlio questa pregiatissima arte.


Fonte news: Natalia Albensi

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