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Vocacibario

Anteprima Moscato d'Asti & Asti 2010

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato


Asti & Moscato d’Asti: Vini delle Feste


Dallo stesso vitigno, due vini unici: l’Asti ed il Moscato d’Asti. Godibilissimi vini per tutte le feste. La sua zona di produzione comprende 52 comuni situati nelle province d’Asti, Cuneo ed Alessandria. Sebbene il vitigno da cui hanno origine entrambi sia lo stesso, ben diversa è la loro storia. Prima nacque il Moscato (poi d’Asti), poi dal Moscato, l’Asti. Entrambi derivati dal vitigno moscato bianco di Canelli, già citato in antichi documenti del 1600 come Moscatellum.
Nel secolo successivo, Giovan Battista Croce gioelliere di Casa Savoia in Torino, descrive un particolare metodo di lavorazione, che permette al vino di mantenere zuccheri ed aromi.
Carlo Gancia nel 1865, dopo esperienze sul campo fatte in Francia, col metodo della rifermentazione in bottiglia, produsse il Moscato Champagne. Nome che, col tempo, divenne Moscato Spumante. Da qui, la nascita dell’Asti.

Ad utilizzare già per primo l’autoclave agli inizi del secolo scorso per produrre spumanti, fu l’astigiano Francesco Martinotti. Poi come successe tra Meucci e Bell, l’ingegnere francese Eugène Charmat, nel 1907 ne brevettò il metodo, diffondendolo nelle cantine del vecchio continente.
La prima ditta italiana che utilizzò le autoclavi per produrre l’Asti, fu la Cora di Costigliole d’Asti, seguita dalla Martini di Pessione e dalla Mirafiore-Fontanafredda di Serralunga d’Alba.
La sua produzione, si può così sintetizzare: il vino base (da cui nasce il Moscato d’Asti) dopo la chiarifica e la filtrazione, è messo in autoclave con zucchero, lieviti e fosfato d’ammonio, dove dopo una trentina di giorni, acquisisce la caratteristica spuma. Fa seguito la refrigerazione, la stabilizzazione con la filtrazione sterile, e l’imbottigliamento isobarico.


Matrimoni felici


Poco alcolici, freschi e sapidi, dall’aroma unico, possono berli tutti o quasi. Il Moscato d’Asti è migliore con tutti i dolci a pasta lievitata, in particolare panettone milanese, veneziana, pandolce genovese, colombe ed agnelli. Ma non solo. Ottimo con bignè e cannoli, sfogliatelle, krafen, cornetti, maritozzi, crostate con frutta bianca e gialla, charlotte e torta di mele, canestrelli e pesche e mele ripiene. Mentre l’Asti, leggermente più alcolico con maggior freschezza, effervescenza e spuma contrae matrimonio d’amore con la classica Saint Honorè, millefoglie con chantilly e zabaglione, pandoro veronese (perché senza uvetta e scorzette candite ma più ricco in burro rispetto ad altri) panna cotta, cavolini, bavaresi alla vaniglia e con frutti bianchi o gialli, monte bianco ed altri. Ottimo per cocktail di frutta, macedonia, nei semifreddi e gelati, creme per farcire, nell’impasto per chiacchiere o bugie e torte lievitate e, addirittura per alcuni piatti tradizionalmente salati, come nel risotto, nell’anatra all’arancia, con foie gras e con formaggi erborinati. Infine, in particolare d’estate, conversando. Gli zuccheri contenuti sono subito disponibili e così i sali minerali, che sostituiscono quelli perduti sudando. In ultimo, perché è un piacere berli.
Cinquantadue bottiglie l’anno, una almeno per settimana.


L’uva e la zona di produzione


Il moscato bianco (o di Canelli) è il più antico e diffuso vitigno che alligna in Piemonte. Partito dalla Grecia, probabilmente dalla Tessalia, approdò in Piemonte nel Medioevo, ma le prime notizie scritte sul vino risalgono al Cinquecento.
La sua zona di produzione è vasta e varia, comprendente 52 comuni: 28 ad Asti, 15 a Cuneo e 9 ad Alessandria. Da uno studio elaborato anni fa dal compianto Renato Ratti, nell’area di produzione, esistono 4 sottozone di cui ciascuna facente capo ad un specifico comune. Santo Stefano Belbo con Moscato d’ottimi profumi ed aromi, dal corpo leggero ma equilibrato. Canelli con Moscato di ottimo corpo e profumi persistenti, Calamandrana con Moscato pieno e fruttato, Acqui (in particolare Strevi) con Moscato di grande equilibrio.

La manifestazione

Per la seconda volta, come per i vini più prestigiosi, l’Asti e il Moscato d’Asti hanno avuto meritatamente la loro anteprima, avvenuta nel seicentesco Castello Busca di Mango. Ad organizzarlo e promuoverlo, l’Associazione Enoteca Regionale Colline del Moscato presieduta da Valter Bera. Un tasting esclusivo, riservato prima a giornalisti di settore, e poi ad enoappassionati e golosi gourmet. Una piacevole kermesse di 5 giorni - dal 2 all’8 dicembre di quest’anno - iniziata con la degustazione alla cieca o palese di 74 vini dedicata ai giornalisti.

Negli altri giorni, sempre dalle 11 alle 19, numerosi visitatori sono stati deliziati dai seguenti golosi incontri. Sabato 4 nei saloni dell’Enoteca si è tenuto il Moscato Wine Bar: dal mattino degustazione dei vini presenti all’evento, mentre in serata, alla pari di un drink club, tutti coctail a base di Asti e Moscato d’Asti Docg dei soci dell’Enoteca Regionale Colline del Moscato, realizzati da grandi barman al ritmo di musica dei Feed Good Production.

Domenica 5, quarta edizione di Dolci Emozioni: dal mattino banco d’assaggio dei vini Asti e il Moscato d’Asti dei soci dell’Enoteca Regionale, poi nel corso della giornata, gli stessi vini abbinati ad irrinunciabili dolci del territorio, in collaborazione con la Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa di Cortemiglia. Lunedì 7 e martedì 8 degustazione d’Asti e Moscato d’Asti dei soci dell’Enoteca Regionale. Nell’ultimo giorno, concomitante, l’evento Moscato d’Asti Nuovo in Festa a Santo Stefano Belbo, giunto alla 20a edizione. Un festoso ma importante momento, col seguito convegno-dibattito “Moscato d’Asti ed Asti: ieri, oggi…e domani”.

Il Wine Tasting

Nell’ampia sala dell’Enoteca del Castello di Mango adibita alle degustazioni, una dozzina di giornalisti specializzati provenienti da tutta Italia, hanno degustato e valutato 74 vini, di cui sette Asti: sei 2010 ed uno 2009, cinquantacinque Moscato d’asti 2010, sei Moscato d’Asti 2009, cinque Piemonte Moscato Passito e un Vino Bianco aromatico da uve stramature. Dalle mie personali valutazioni, dei sei Asti 2010: 1 ottimo, 2 buoni, 2 discreti e 1 sufficiente. Medio-buono l’unico Asti 2009. Vario il quadro dei 55 Moscato d’Asti 2010: 9 ottimi, 18 molto buoni, 6 buoni, 10 discreti, 6 sufficienti e 5 molto disarmonici e mediocri. Dei 5 Moscato Piemonte Moscato Passito 3 ottimi, 1 buono ed 1 discreto. Buono l’ultimo da uve stramature.
Facendo una sintesi dei due vini Docg, quelli dell’annata 2010 all’olfatto hanno espresso – ovviamente – profumi più delicati, fini, varietali e persistenti di quelli pur buoni dell’annata precedente. Ricorrenti, gli aromi floreali e vegetale-aromatici di fiori di sambuco, acacia, mughetto, zagara, salvia e muschio. Netti quelli fruttati con note d’ananas, banana, pesca, miele e agrumi. Negli altri, la maggior parte ha presentato una buona armonia, mentre il resto ha messo in mostra lievi disarmonie per gioventù.

L’ospitalità

La location dell’evento, non poteva avere sede migliore: il grande e suggestivo Salone d’onore del Castello di Mango. Dopo il saluto del sindaco di Mango Silvio Stupino e gli interventi d’altri Sindaci del comprensorio dei due vini Docg, del Presidente dell’Associazione Colline del Moscato Valter Bera e d’alcune autorità, è stata servita una raffinata Cena di Gala realizzata dal chef e patron Carlo Rinaldi, accompagnata dai pregiati vini dei soci dell’Enoteca. Ospite d’onore, la bella ed effervescente Simona Tagli, vera e propria Lady del Moscato d’Asti. Di buon livello, anche il pranzo di commiato.
Ottima nel nostro caso, l’ospitalità: pernottamento e colazione nell’Azienda Agricola e agriturismo Brusalino di Mango. Un vecchio cascinale perfettamente riattato, dove oltre la cantina, diverse confortevoli camere e un ristorante dove sono servite golosità locali, sposate ai vini aziendali.

Indirizzi utili
Associazione Enoteca Regionale Colline del Moscato - Piazza XX Settembre 20 - 12056 Mango (CN) - Tel 0141/89141 - Fax 0141/839914 - enotecamango@tiscali.it

Ristorante Castello di Mango - Piazza XX Settembre 20 - 12056 Mango (CN) - Tel 0141/89141 - Fax 0141/839914.

Azienda Agricola e agriturismo Brusalino - Località Brusalino 43/A - 12056 Mango (CN) - Tel & Fax 0141/89326 - www.brusalino.it - info@brusalino.it

Vini & Produttori

Asti Docg 2010

L’elenco, riporta nell’ordine, i vini degustati.

1) Cà dei Mandorli - Castel Rocchero; 2) Cesare Pavese Cantina Vallebelbo - Santo Stefano Belbo; 3) La Selvatica Caudrina - Castiglione Tinella; 4) Martini e Rossi; 5) Villa Jolanda Santero Fratelli - Santo Stefano Belbo; 6) Terrenostre sca - Cossano Belbo.

Asti Docg 2009

7) Bera - Neviglie.

Moscato d’Asti 2010

8) Bellati Maria Carla Az. Biologica - Acqui Terme; 9) Bera - Neviglie; 10) Monteolivo Bersano - Nizza Monferrato; 11) Ribota Boeri Alfonso - Costigliole d’Asti; 12) Valdiserre Borgo Isolabella - Loazzolo; 13) Brusalino - Mango; 14) Dei Giari Cà dei Mandorli - Castel Rocchero; 15) Cà del Principe - Santo Stefano Belbo; 16) Lumine Cà d’ Gal - Santo Stefano Belbo; 17) Cà ed Balos Cà ed Balos di Bonacina Renata; 18) La Baudria Canapaio Roberto - Santo Stefano Belbo; 19) Cantina della Porta Rossa - Diano d’Alba; 20) Valamasca Cantina Produttori Vinchio e Vaglio - Vinchio; 21) Pavese Cantina Vallebelbo - Santo Stefano Belbo; 22) Barisel Cascina Barisel - Canelli; 23 Cascina Castlet - Costigliole d’Asti; 24) Cascina Galletto - Santo Stefano Belbo; 25) Bricco Riella Cascina Pian d’Or - Mango; 26) Florì Cascina Tinnirello - Mango; 27) Pian Pezzea Cascina Valon - Neviglie; 28) Caudrina Caudrina - Castiglione Tinella; 29) Brich Menu Cerrino Sergio - Trezzo Tinella; 30) Colle Peitino - Castiglione Tinella; 31) Moncalvina Coppo srl - Canelli; 31 bis) Sourgal Elio Perrone - Castiglione Tinella; 32) Enrico Serafino - Canale d’Alba; 33) Teresina Ferrero di Gallo Teresina - Santo Stefano Belbo; 34) Gallina Pierino - Santo Stefano Belbo; 35) Gatti Piero sas - Santo Stefano Belbo; 36) Piccole Gioie Ghione Anna - Canelli; 37) Grasso Fratelli - Treiso; 38) I Vignaioli di Santo Stefano ss - Santo Stefano Belbo; 39) Badis La Badia - Colosso; 40) La Bruciata - Santo Stefano Belbo; 41) La Giribaldina - Calamandrana; 42) La Tribuleira - Santo Stefano Belbo; 43) Manfredi A e C sas - Farigliano; 44) Sigillo Blu Martini e Rossi; 45) Rocca delle Uccellette Michele Chiarlo - Calamandrana; 46) Mustela - Trezzo Tinella; 47) Cascina Fiori Oddero Poderi e Cantine - La Morra; 48) Roca Neira Poderi Roccanera - Cossano Belbo; 49) Prunotto srl - Alba; 50) Maggiorina Rivetti Massimo - Neive; 51) Villa Jolanda Santero spa - Santo Stefano Belbo; 52) Solatio Sarotto Roberto - Neviglie; 53) Selectvini - Canelli; 54) Sobrero Settimo - Castiglione Falletto; 55) Tenuta del Fant Tenuta Il Falchetto - Santo Stefano Belbo; 56) Centive Tenuta Olim Bauda - Incisa Scapaccino; 57) Vignot Terrabianca - Mango; 58) Spatuss Terrenostre sca - Cossano Belbo; 59) San Grod Torelli Mario - Bubbio; 60) Casot Tranchero Osvaldo - Mango; 61) Villa Giada Villa Giada - Canelli; 62) Voghera Luigi - Neive.

Moscato d’Asti 2009

63) Adriano Marco e Vittorio - Alba; 64) Vigneto Gallina Antichi Poderi dei Gallina - Neive; 65) Bera - Neviglie; 65 bis) Canavero Romano - Castagnole Lanze; 66) Paiè Cantina Alice Bel Colle sca - Alice Bel Colle; 67) Fratelli Ferro - Castiglione Tinella; 68) Sorì Camo - Rapalino Fratelli - Neviglie.

Piemonte Moscato Passito

69) Il Palio 2007 - Cantina Sociale Vallebelbo - Santo Stefano Belbo; 70) Aviè 2007 Cascina Castlet - Costigliole d’Asti; 71) Seren 2007 Metilde di Sandri Mario - Alba; 72) Tardì 2005 Cerrino Sergio - Trezzo Tinella; 73) Di d’Festa 2003 Ferrero di Gallo Giuseppina - Santo Stefano Belbo;

Da uve stramature
Spurì 2004 Cascina Galletto - Santo Stefano Belbo.


Nella foto di Mara Musante: Il gruppo di sindaci e autorità con la madrina Simona Tagli

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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