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Vocacibario

Dogliani Day a Genova

di Virgilio Pronzati

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Per il mondo del vino, i tempi non sono certo facili. Ma è proprio dai Paesi produttori che devono uscire le risposte per risolvere i difficili quesiti, giacché possiedono maggiore cultura, tradizione e le regole del bere consapevole. Questo a livello internazionale. In casa nostra chi ha fatto diminuire il consumo di vino, lo spauracchio dell’etilometro e con tutto quel che consegue, ossia il timore di bere un buon bicchiere in più al ristorante ed in altri posti di consumo. A questo si aggiunge la crisi economica che determina un minore potere d’acquisto del consumatore, e un cambio d’abitudine nel consumo.

Tutto questo non limita le numerose manifestazioni ed eventi sul vino. Anzi, grazie ad enti ed associazioni, le iniziative promosse nelle varie regioni sono sempre di più. Come nel caso di Go Wine. Un’associazione che oltre a promuovere il turismo del vino, valorizza la migliore enologia nazionale e diffonde la cultura del vino. Teatro di questi molteplici eventi, le grandi città come Roma, Milano, Torino e Genova. Proprio in quest’ultima, nel prestigioso Starhotel President, Go Wine ha creato un itinerario con tappe fatte da grandi vini. Dopo il Soave, l’Oltrepò Pavese, il Lugana è stata la volta dei vini di Dogliani, Dolcetto di Dogliani Doc e Dogliani Docg. Ossia il numero uno dei Dolcetto.

Qui il vitigno omonimo dà il meglio di se per felici condizioni pedoclimatiche (marne ed argille e un’alta altimetria). La sua zona di produzione comprende sette comuni: Dogliani, Bastia Mondovì, Clavesana, Farigliano, Monchiero, Rocca Cigliè e Rodino in provincia di Cuneo. Conosciuto nel recente passato come il vino del Presidente in quanto paese natio del grande economista Luigi Einaudi, la sua storia affonda le radici nel lontano 1300.

Tra le varie testimonianze storiche: nel 1369 i marchesi di Saluzzo esentarono di tasse, balzelli ed obblighi militari il popolo di Dogliani, purché pagasse in vino. Nel 1593 nella delibera del 28 agosto, fu stabilito negli “Ordini per le vindimie”, che “…niuno ardischi di qua della festa di San Matteo vindimiar le uve et se qualcheduno per necessità od altra sua stima vorrà vindimiar qualche Dossetti (l’antico nome del dolcetto) o altre uve, dovrà prender licenza dal deputato, sotto pena della perdita delle uve”.

Dalla fine del 500 le citazioni sul vino di Dogliani si sprecano. Il suo colore rubino molto intenso con orlo violaceo, l’intenso bouquet di ciliegia, mora e marasca mature, e di mandorla quasi secca e amara, dal sapore secco, fresco, piacevolmente tannico, caldo, di buon corpo e persistenza, che appaga e rinnova il piacere di riberlo, sono doti dei vini di gran pregio. A tutto ciò, si unisce la sua straordinaria versatilità nell’abbinarsi a moltissimi piatti della cucina italiana ed estera, nonchè una buona tenuta nel tempo.

Passando dal passato all’attualità, Massimo Corrado (con i suoi collaboratori) presidente di Go Wine si è superato. Presenti ai tavoli di degustazione, ben 22 aziende (quasi la metà dei produttori) per oltre cento etichette diverse. C’è subito da dire che la qualità dei Dolcetto Doc e Dogliani Docg è stata omogenea, benché, nei Dogliani di alcuni anni si riscontrava un livello che andava dall’ottimo all’eccellente. Fragranti, vinosi, fruttati, sapidi e piacevolmente tannici i 2009, leggermente più armonici i 2008, ottimi i 2007 già armonici e, autentiche sorprese, alcuni altri prodotti nelle annate 2006, 2005, 2004, 2003 e 2000.

L’affollata degustazione è stata preceduta dalla presentazione di Massimo Corrado e dall’intervento del presidente della Bottega del Vino Dolcetto di Dogliani, centro di molte iniziative vinicole e culturali. A chiudere degnamente l’incontro, i golosi assaggi (ripetuti) di tre autentiche prelibatezze: Il Murazzano d.o.p. del Consorzio per la tutela del formaggio a denominazione d’origine Murazzano, Le carni della Cooperativa Bovinlanga di Dogliani e i dolci tradizionali di meliga e nocciole di “Dolcilanghe” di Dogliani.

I produttori presenti in ordine alfabetico:

Abbona Anna Maria di Farigliano
Adalberto Scellino di Edoardo Scellino di Dogliani
Avignolo di Chaiapella Giuseppe e Figlio di Dogliani
Barberis Osvaldo di Dogliani
Boschis Francesco di Dogliani
Cantina Clavesana Società Cooperativa Agricola di Clavesana
Cascina Corte di Dogliani
Cascina Minella di Dogliani
Cascina Torello di Dogliani
Chionetti Quinto & Figlio di Dogliani
Gatt Russ di Alessandro Pellegrini di Farigliano
La Fusina di Dogliani
La Querciola di Farigliano
Mascarello P. Giorgio di Clavesana
Pecchenino di Dogliani
Poderi La Collina di Dogliani
Podere Le Surie di Clavesana
Poderi Luigi Einaudi di Dogliani
Porro Giovanni di Dogliani
Ribote di Porro Bruno e Figlio di Dogliani
San Fereolo di Dogliani
Valdibà di Pecchenino Vincenzo e Livio di Dogliani

Nella foto di Silvia Pezzuto: I produttori presenti a Genova.

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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