Vini a Confronto di questo mese nasce dalla degustazione ufficiale di Vinitaly 2010 organizzata dalla rivista Civiltà del Bere e Verona Fiere dal titolo “ Le Blue Chips del Vino Italiano”, ovvero i vini con il maggior valore in termini di bottiglie prodotte e riconoscimenti di eccellenza ottenuti dalle guide e riviste di settore italiane ed internazionali. Come ogni anno, duecento selezionati degustatori di diverse nazionalità hanno partecipato all’evento nel corso del quale i dodici campioni scelti sono sfilati in sequenza donando intense emozioni. Veramente interessante questo tasting che ha contribuito a sfatare il falso mito che la grande qualità appartenga esclusivamente alle piccole produzioni, infatti, i vini che sono stati proposti all’assaggio, provenienti da diverse regioni italiane, sono tutti grandi vini a grande tiratura, ed hanno la caratteristica importate di essere reperibili in tutti i principali mercati del mondo. Tra i dodici vini ho deciso di mettere a confronto due pilastri storici dell’enologia italiana, entrambi Toscani dell’annata ‘06, ma che hanno nella loro costituzione profonde differenze: il primo ha il Sangiovese come elemento portante e le varietà internazionali che ne completano le caratteristiche, il secondo è uno straordinario mix di vitigni alloctoni che lo rende inconfondibile.
Tignanello Igt Toscana Rosso 2006
Antinori
Piazza Antinori, 3 - 50123 Firenze Tel +39 055 23 595 Fax +39 055 2359877
Alcol : 13,5%vol. - Bottiglia : 0,75 l – Vitigno: Sangiovese 85%, Cabernet Sauvignon 10%, Cabernet Franc 5%
Data degustazione : 04/2010
Il Marchese Piero Antinori ha presentato a tutti gli intervenuti il suo Tignanello; la famiglia possiede 1400 ettari di vigneti e da ventisei generazioni produce vino tra la Toscana e l’Umbria. Le vigne del Tignanello si estendono per 47 ettari su terreni derivanti da marne marine del Pliocene con calcare e scisto ad altezze che vanno dai 350-450 metri tra le valli della Greve e di Pesa, nel cuore del Chianti Classico, esattamente tra i piccoli borghi di Montefiridolfi e Santa Maria a Macerata. Dal cuore toscano e dal carattere internazionale, il Tignanello vanta alcuni primati che dimostrano come sia stato il precursore di tanti vini moderni. E’ stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso toscano assemblato con varietà non tradizionali, quali il Cabernet Sauvignon ed il Franc. In origine il suo nome era "Chianti Classico Riserva Vigneto Tignanello" è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto nel 1970, quando conteneva oltre al Sangiovese il 20% di Canaiolo e il 5% di Trebbiano e Malvasia, ed era affinato in piccole botti di rovere. Con l'annata 1971 è diventato vino da tavola di Toscana ed è stato chiamato con il nome odierno “Tignanello”, mentre con l'annata 1975 le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta la stessa di quella attuale e con la lungimiranza di chi ricerca sempre grande qualità è stato immesso sul mercato soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto, infatti, nelle annate ‘72, ‘73,’74, ‘76, ‘84, ‘92 e ‘02.
Per l’annata ’06 le fermentazioni sono state condotte con temperature medie di 27°, dopo la svinatura, i vini sono stati posti in barriques nuove di rovere, dove hanno svolto la fermentazione malolattica, in seguito sono stati assemblati ed hanno riposato per circa 12 mesi in barriques. L'introduzione sul mercato è avvenuta dopo un ulteriore anno di affinamento in bottiglia.
Nel bicchiere mi piace il suo vivo colore rubino con riflessi granato, il naso è di variegata complessità, amarene e ciliegie in confettura, chiodi di garofano, spezie scure, cuoio, vaniglia in un finale di ricordi minerali. L’articolato bouquet si ripropone in bocca, con un bell’equilibrio di morbidezza, freschezza e fine massa tannica, una beva avvolgente che si allunga nel finale ricco di frutto e note cioccolattose. Appagante.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
Ornellaia Bolgheri Rosso Superiore Doc 2006
Frescobaldi
Via Bolgherese, 191 Bolgheri 57022 Castagneto Carducci (LI) Tel. 056571811 Fax. 0565718230
Alcol : 15%vol. - Bottiglia : 0,75 l – Vitigno: Cabernet Sauvignon 56%, Merlot 27%, Cabernet Franc 12%, Petit Verdot 5%
Data degustazione : 04/2010
La famiglia fiorentina dei Frescobaldi da trenta generazioni di dedica alla produzione di vini di gran livello, oggi possiede circa 1200 ettari vitati distribuiti in nove tenute in Toscana. Ferdinando Frescobaldi, Presidente della Compagnia Dè Frescobaldi Spa e della Tenuta dell’Ornellaia, racconta che la sua famiglia l’ha acquisita una decina d’anni fa. Situata a Bolgheri sulla costa centrale della Toscana in territorio di assoluta eccellenza ricco e variegato, grazie a una combinazione di terroir alluvionali, vulcanici e marini, contribuisce a dare vita al Cabernet Sauvignon, al Cabernet Franc, al Merlot ed al Petit Verdot con caratteristiche uniche. L’Ornellaia, vino simbolo della Tenuta, nato nel 1985 è uno di quei vini che ha improntato una nuova filosofia, quella di realizzare vini di territorio e non necessariamente da vitigni autoctoni della zona per eccellenza. L’Ornellaia è il risultato di un’attenta selezione dei vigneti, e delle uve che vengono raccolte a mano in cassette da 12-15 chili. L’annata ’06 è stata caratterizzata dall’inverno piovoso, da calde giornate di primavera e dall’estate non particolarmente afosa, le viti hanno prodotto grappoli più piccoli del solito. Vinificazioni separate hanno dato luogo a 66 diversi vini base che vengono assemblati dopo aver trascorso 12 mesi in barrique. Il vino ottenuto trascorre altri sei mesi nello stesso legno e successivamente un altro anno in bottiglia prima di raggiungere i mercati.
Nel bicchiere ha bel colore rosso rubino concentrato, il ricco quadro olfattivo si dispiega su sentori di mora, frutti selvatici in confettura, tabacco, liquirizia, fresche sensazioni vegetali e di cioccolato. In bocca lo trovo più esuberante e nel contempo più rotondo del Tignanello, l’avvolgente beva raccoglie tannini sinuosi ed è tonica di freschezza e mineralità, ha un lunghissimo entusiasmante finale pieno di richiami fruttati, di cacao amaro e sensazioni mentolate. Splendido.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
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