Sebbene vi siano delle ragioni logiche o tradizionali per l'abbinamento vino-cibo, non esistono al riguardo, "leggi ferree" o dogmi ma solo proposte, dove il buon senso unito all'esperienza ed alla professionalità, ci darà un risultato congeniale, cioè l'armonia tra cibo e vino, esaltando entrambi. E proprio per chiarire l'argomento, è di utilità seguire i seguenti consigli.
Il Golfo del Tigullio Spumante, oltre ad essere un ottimo aperitivo, si abbina ad antipasti freddi e caldi di mare e di verdure, impegnati da salse bianche delicate e vanno seriviti a 7-8 gradi in slanciate flutes. Il Golfo del Tigullio Bianco va accompagnato ai fragranti frisceu alle erbette, all'aurea farinata, al salame nostrano e fichi, frittatine di erbette, alle fragranti verdure ripiene e minestrone, servito a 10 gradi in calici con stelo alto.
Il Golfo del Tigullio Bianchetta si sposa alle torte di bietole, di riso, di zucca e cappuccina, a primi piatti di pasta fresca o secca e risotti con erbette e ortaggi di stagione e con acciughe e frutti di mare in bianco o al verde, servito come il precedente. Il Golfo del Tigullio Vermentino accompagna congenialmente le torte pasqualina e di carciofi, primi piatti come corzetti stampati con salsa di pinoli, pansoti alla salsa di noci, trofie e trofiette, trenette e lasagne col pesto, risotto con funghi, pesci di mare come orate e branzini al sale, al forno e lessi conditi con olio extravergine ligure di oliva, servito alle già note modalità.
Sia il Bianco che il Bianchetta ed il Vermentino in versione frizzante, si abbinano, ripristinandone l'equilibrio, con le acciughe al limone condite con olio extravergine di oliva della Riviera Ligure, alle paciose insalata russa e capricciosa e alle uova ripiene. Il Golfo del Tigullio Rosato va abbinato con antipasti di salumi, pasta o riso bollito con salsa di pomodoro, melanzane alla parmigiana e zuppe di mitili e di pesce leggere, e va servito a 12-13 gradi in calici dal bordo leggermente svasato e con stelo alto.
Il Golfo del Tigullio Ciliegiolo valorizza alcuni piatti di particolari aromi e sapori come i ceci in zimino, le lattughe ripiene in brodo, lo stoccafisso accomodato, funghi alla pesane e alla foglia e la cima; va servito come il precedente. Il Golfo del Tigullio Rosso va abbinato a primi piatti(paste, risotti e polente) con sughi di carne bianca e di frattaglie, ravioli col tocco, pollame, coniglio e ovini in casseruola o al forno, spezzatini di carni bianche, trippe in umido, fritto misto all'italiana e formaggi di lieve stagionatura (vaccini, caprini e pecorini) delle vallate della Fontanabuona, Graveglia e Aveto e va servito a 15-16 gradi in calici con stelo medio.
Il Golfo del Tigullio Moscato si accoppia magistralmente all'irrinunciabile latte dolce fritto, ai canestrelli, al classico pandolce, al pandoro e a crostate con marmellate o frutta fresca (sempre bianca, come pere, pesche e albicocche) e a budini di latte e panna senza liquori. Servirlo a 8-9 gradi in coppe con stelo alto. E dulcis in fundo, con il Golfo del Tigullio Passito abbinare dolci di saporosa e consistente sostanza, come il pandolce basso e pasticcini di pasta di mandorle. Godibilissimo come vino da conversazione. Servirlo a 7-8 gradi in piccoli calici a tulipano con stelo alto.
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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