Questo mese, i protagonisti della rubrica "Vini a Confronto", li ho scelti in maniera assolutamente non preordinata, ovvero in modo anonimo e casuale. Infatti, alla fine d'Aprile, sono stato Commissario Giudice nel Concorso Enologico Internazionale "La Selezione del Sindaco", che organizzato da Città del Vino, è il secondo in Italia per numero di campioni presenti. Nelle tre giornate di lavori, ho degustato e giudicato in maniera anonima, circa 150 vini, ed ho posto la mia attenzione, tra gli altri, su una batteria di rossi sicuramente interessanti, ai quali ho assegnato punteggi di tutto rispetto. Questi campioni, alla fine delle degustazioni, sono risultati essere dei Colli Bolognesi Cabernet Sauvignon, vini davvero interessanti, ed in alcuni casi, entusiasmanti per pulizia, finezza gusto-olfattiva ed equilibrio.
La Denominazione d'Origine Controllata dei Vini "Colli Bolognesi", è stata riconosciuta nel 1975, con il relativo disciplinare di produzione che riguardava quattro vini bianchi , Sauvignon, Bianco, Pinot Bianco, Riesling Italico, e due vini rossi, Barbera e Merlot. Nel 1985 sono stati inseriti tra i vini tutelati il Pignoletto ed appunto, il Cabernet Sauvignon e nel 1993 anche lo Chardonnay. Nel 1995 il Ministero ha concesso, tramite il Comitato Nazionale Vini, l'inserimento di sette microzone di qualità nel disciplinare di produzione dei Vini "Colli Bolognesi" , Colline di Riosto, Colline Marconiane, Zola Predosa, Monte San Pietro, Colline d'Oliveto, Terre di Montebudello e Serravalle. Infine nel 1997 è stata riconosciuta la zona "Colli Bolognesi Classico" per il vitigno Pignoletto. I vini D.O.C. Colli Bolognesi Cabernet Sauvignon sono prodotti con almeno l'85% d'uve dell'omonimo vitigno, mentre il 15% restante viene da uve a "bacca rossa" autorizzate e prodotte solo nel comprensorio Colli Bolognesi.
Il Cabernet Sauvignon è sicuramente tra i più importanti vitigni a bacca rossa, da esso traggono origine grandissimi vini in tutto il mondo, ha ottime capacità d'adattamento alle più disparate condizioni climatiche ed alle varie tecniche di vinificazione, mantenendo le sue caratteristiche d'individualità ed in alcuni casi esprimendo perfettamente anche quelle del territorio. Originario della Francia nella zona di Bordeaux, (Médoc e Graves), si è diffuso oltre che in Italia, in tutto il mondo, la California, il Sud Africa, la Nuova Zelanda, l'Australia, il Cile, l'Argentina. Dalla foglia media, quinquelobata e dentellata, e dal grappolo medio-piccolo, oblungo, cilindro-piramidale, ha un acino di dimensioni medie, di forma rotonda, con buccia molto resistente e sottile, ricca di pruina, di colore blu-nera con sfumature violacee. Le bacche maturano tardi, e danno vita a vini dall'intenso colore scuro, generalmente tannici, con una particolare attitudine all'invecchiamento. Particolare importante, il Cabernet Sauvignon non gradisce terreni eccessivamente umidi e fertili, infatti non riesce a maturare perfettamente, dando spesso aromi troppo erbacei, mentre, in terreni secchi ottimamente drenati, si riesce a portarlo ad ottima maturazione, e nei vini si ritrovano profumi intensi e splendidamente fruttati.
Nei Colli Bolognesi, il terreno d'elezione è quello argilloso, calcareo, pesante e profondo, l'allevamento a media espansione, quale il Cordone Speronato, con germogliamento tardivo, ossia alla fine d'aprile, e maturazione dell'uva nella prima metà d'ottobre. Il risultato sono dei Cabernet Sauvignon di complessità, ma freschi e piacevoli, nei quali si riconoscono i tratti del vitigno, senza quelle eccessive sensazioni tostate e vanigliate che, se non perfettamente dosate, finiscono con l'oscurarne la personalità.
Ho testato e messo a confronto due Colli Bolognesi Cabernet Sauvignon 2003:
Colli Bolognesi Doc Cabernet Sauvignon 2003
Gaggioli
Via Raibolini, 55 40069 Zola Predosa (BO) - Tel. 051753489
Alcol : 13,50%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Cabernet Sauvignon
Data degustazione : 04/2007
L'area collinare di produzione è a Zola Pedrosa, gli impianti su terreni argillosi, sono a Cordone Speronato ad alta densità (5.000 ceppi per ettaro). La vendemmia si svolge manualmente, dopo la pigiatura soffice, la macerazione sulle bucce si prolunga per 8-10 giorni, la fermentazione si svolge in acciaio inox a temperatura controllata (26°C). In vino permane in acciaio, ove svolge la malolattica ed è affinato in bottiglia alcuni mesi prima della commercializzazione. Versandolo nel bicchiere si presenta di limpidezza e dal colore rosso rubino tendente al granato, di buona consistenza. L'impatto olfattivo è di buona intensità e variegato, propone una componente vegetale ben presente, e sfumature fruttate di mora e marasca con pepe e terra. Al gusto si mostra secco, caldo, di buona freschezza, e discreto equilibrio in un finale di frutto e vegetale.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@
Colli Bolognesi Doc Cabernet Sauvignon Principe dei Rossi 2003
Rivabella
Via Landa, 44/a 40050 Monte San Pietro (BO) - Tel.051.6761609 Fax 051.6760530
Alcol : 13,00%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Cabernet Sauvignon
Data degustazione : 04/2007
Deriva da vigneti siti nel comune di Monte San Pietro, nel cuore della zona a Denominazione d'Origine Controllata, ad un'altitudine compresa fra i 112 e i 269 metri, in una microzona che per caratteristiche di terreno e clima, offre vini di gran pregio. Le uve dopo diraspatura e pigiatura sono sottoposte a fermentazione a temperatura controllata. Segue la fermentazione malolattica e la maturazione in barriques, la messa in bottiglia non avviene prima di due anni. E' commercializzato dopo un riposo in bottiglia di almeno sei mesi. Bella la sua presenza nel bicchiere, limpido, dal colore rosso rubino con riflessi granato, di gran consistenza estrattiva. Le sensazioni olfattive evidenziano un vino imponente e complesso, su un fondo di rose appassite e sentori erbacei, si aprono intense dolci note di frutti rossi maturi, amarena, mora, seguite da speziatura e vaniglia elegante. In bocca è secco, caldo, vellutato, una morbidezza che non oscura una equilibrata freschezza gustativa, e tannino fine. Il frutto ritorna piacevole, insieme al vegetale, in una persistenza aromatica di lunghezza.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
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