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Vocacibario

Verticale di Roero Arneis Vigna Tabaria

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

L’ ”Arnese” in vigna ed in bottiglia

L’Arneis dopo il Nebbiolo è il vitigno non solo più presente nelle colline del Roero, ma è anche tra i più antichi. E’ citato in molte attestazioni toponomastiche che risalgono al ‘400 nelle forme “renexij” e “ornesio”. I registri di cantina delle famiglie signorili del Roero documentano un’attenzione antica e continua verso questo vino. Già ad inizio Novecento, l’Arneis (talvolta assimilato al “Nebbiolo Bianco”) è identificato con le colline del Roero e registra indicativi successi di mercato. La cultura popolare, attraverso vari passaggi linguistici, ha affermato il musicale e piacevole nome Arneis, termine con cui s’indica anche un individuo estroverso e un po’ ribelle, originale e simpatico. La prima comparsa dell’Arneis in bottiglia, risale al 1972.
Doc, Docg e sulla tavola

Per l’ottenimento della Doc bisogna attendere l’anno 1989. Mentre la Docg gli è conferita nel dicembre 2004 e quindi con la vendemmia 2005. Da alcuni anni il Roero Arneis si è ritagliato una posizione di rilievo, confermata dal crescente interesse da parte del settore dell’ospitalità, enoteche e dagli appassionati. Versatile nell’abbinamento con piatti ittici e con basi vegetali, ottimo anche con stuzzichini, presenta un colore giallo paglierino con riflessi verdolini o, dorati, se di alcuni anni. Al naso è intenso e persistente, fine, con sentori di pesca e melone, e lievi di fiori di tarassaco e sambuco. In bocca è secco, fresco e sapido, delicatamente caldo, pieno e continuo. Ma come succede spesso per rispondere alla domanda se il Roero Arneis va bevuto solo giovane per apprezzarne le virtù, ci sono volute attente degustazioni verticali, come nel caso delle 8 annate dell’Arneis Vigna Tabaria del produttore Luca Abrate di Pocapaglia.


La verticale

Nella Sala Rossa dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, Luca Abrate ha dato il via alla verticale di otto annate Roero Arneis Vigna Tabaria condotta da Gianni Fabrizio, intervallandone il corso, con appunti sul vino e sulle annate, coadiuvato dall’enologo Lorenzo Quinterno. Le 8 annate degustate dai numerosi presenti spaziavano dal 2008 al 1998, saltando quelle del 2005, 2002 e 1999.


I (miei personali) giudizi

1° Magnum: Annata 2008 - Alcol: 13,5% - Lotto 1/2009. Alla vista: Cristallino. Giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso: intenso, persistente, fine, con sentori vegetali di fiori di sambuco e saponaria, e fruttati di mela e pera. In bocca: secco, fresco, molto sapido, minerale, caldo, pieno e continuo. Retrogusto: sapidità e note minerali, floreali e fruttate. Giovane ma già discretamente armonico.

2° Magnum: Annata 2007 - Alcol: 14% - Lotto 2/2008. Alla vista: Cristallino. Giallo paglierino con lievi riflessi verdolini. Al naso: intenso e persistente, fine, con sentori vegetali e fruttati d’erba un po’ essiccata, pesca bianca e radice di liquirizia. In bocca: secco ma discretamente morbido, fresco, sapido, caldo, pieno e persistente. Retrogusto: sapidità e note minerali, floreali e fruttate. Pronto, di piacevole beva.

3° Magnum: Annata 2006 - Alcol: 13,5% - Lotto 2007. Alla vista: Cristallino. Giallo paglierino scarico con lievi riflessi verdolini. Al naso: intenso e persistente, fine, con sentori di fiori d’acacia appena maturi, nocciola verde e lieve di umori boschivi. In bocca: secco, molto sapido, discretamente morbido, di corpo e persistenza, con fondo piacevolmente amarognolo. Retrogusto: sapido e note minerali e floreali. Il più armonico di tutti.

4° Bottiglia: Annata 2004 - Alcol: 13,5% - Lotto 20-02-05. Alla vista: Cristallino. Giallo paglierino intenso e vivo, con lievi riflessi verdolini. Al naso: abbastanza intenso, persistente, fine, con sentori vegetali maturi di fiori bianchi leggermente essiccati, nespola, cedro e lieve d’anice. In bocca: secco ma morbido, molto sapido, un po’ caldo, di buona struttura e molto persistente. Retrogusto: sapidità e note minerali, fruttata e floreali. Già pronto ma ancora piacevole.

5° Bottiglia: Annata 2003 - Alcol: 14% - Lotto 01.02.2004. Alla vista: molto limpido. Giallo paglierino con ancora lievi riflessi verdolini. Al naso: discretamente intenso, persistente, con sentori fruttati di mela quasi matura, pompelmo e lievi d’erbe di montagna essiccate. In bocca: secco ma morbido, fresco, ancora molto sapido, caldo, di buon corpo e persistenza. Retrogusto: sapidità e note minerali e fruttate. Pronto ma non ancora maturo.

6° Bottiglia: Annata 2001 - Alcol: 13,5% - Lotto 08.02.2002. Alla vista: molto limpido. Giallo paglierino con lievi riflessi verdolini. Al naso: intenso, persistente, fine, con sentori vegetali e d’agrumi. In bocca: secco, sufficientemente fresco, sapido, minerale, discretamente caldo, pieno e continuo. Retrogusto: note minerali e fruttate.
Maturo ma ancora piacevole.

7° Bottiglia: Annata 2000 - Alcol: 13,5% - Lotto 07.02.2001. Alla vista: molto limpido. Giallo paglierino un po’ carico. Al naso: discretamente intenso, persistente e fine, con sentori di erbe di montagna un po’ essiccate e lieve balsamico. In bocca: secco ma discretamente morbido, molto sapido, delicatamente caldo, pieno e persistente. Retrogusto: sapidità e note vegetali fruttate. Maturo ma di buon equilibrio.

8° Magnum: Annata 1998 - Alcol: 13,5% - Lotto 04.02.1999. Alla vista: limpido. Colore giallo paglierino carico. Al naso: abbastanza intenso, persistente, pungente, con sentori sulfurei, vegetali e fruttati, e lieve balsamico e di erbe officinali. In bocca: secco ma leggermente morbido, ancora sapido, delicatamente caldo, sulfureo, pieno e persistente. Retrogusto: sapido e sulfureo. Non pulito, difettoso.
Facendo le dovute considerazioni, si può sicuramente affermare che il Roero Arneis Vigna Tabaria ha tenuto molto bene all’usura del tempo, mantenendosi ancora integro e tipico.

Dopo la degustazione, è stata servita una raffinata cena col seguente menu: Girello di vitello al sale con pomodorini marinati; Risotto alle verdure; Sottofiletto alle erbe fini; Semifreddo agli amaretti. In abbinamento i vini dell’azienda ospitante: Langhe Doc Bianco 2008 21 Settembre, Barbera d’Alba Doc 2006 Castelvè, Nebbiolo d’Alba Doc 2007 Bricco Rotondo, Sognando: vino rosso da uve stramature.



Il Roero Arneis Docg 2008 in cifre

(Dati della CCIAA di Cuneo)

Totale superficie vitata: 602,1845 ettari - Uva prodotta: 44.258 quintali - Vino prodotto: 30.980 ettolitri - Resa in uve per ettaro (media): 93,69 quintali - Bottiglie prodotte: 4.130.702.

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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