Il Comitato chiede al Vinitaly di accordarsi con Bordeaux per evitare sovrapposizioni con le degustazioni en primeur. Presentata l’edizione inglese del libro «Grandi Cru d’Italia»
Sono stati assegnati ieri sera, nella suggestiva cornice del Cortile del Mercato Vecchio a Verona, i Premi Grandi Cru d’Italia, dedicati alle migliori firme e alle migliori pubblicazioni, italiane e internazionali, che si occupano di vino, nel corso di una cena di gala che ha radunato i più importanti giornalisti e operatori del mondo del vino, italiano e internazionale. Alla serata hanno partecipato i soci del Comitato Grandi Cru d’Italia, l’associazione sul modello francese che riunisce i produttori che negli anni hanno prodotto i vini di più alta qualità, secondo i rating delle guide e delle riviste. Ad esaltare i Grandi Cru serviti nel corso della cena, i piatti firmati da uno dei più importanti esponenti della cucina italiana nel mondo, Sirio Maccioni, patron di Le Cirque a New York.
I vincitori delle sei categorie di premi, in base al voto dalle aziende del Comitato Grandi Cru d’Italia, sono stati:
- Alessandro Tòrcoli (Civiltà del bere), migliore giovane giornalista italiano dell’anno;
- Juancho Asenjo (ElMundovino.com) e Jo Cooke (Wine Spectator), migliore giornalista non italiano dell’anno, nell’accezione giovane;
- Marcello Masi (TG2 Eat Parade) e Marco Sabellico (Gambero Rosso), ex aequo, migliore giornalista italiano dell’anno;
- Michéle Shah (Wine Spectator, Decanter e Harpers), migliore giornalista non italiano dell’anno.
Nella categoria dedicata alle pubblicazioni:
- Guida de l’Espresso, come miglior testata o guida italiana;
- The Wine Advocate, come migliore testata o guida internazionale.
Il Premio Grandi Cru d’Italia consiste in una preziosa foglie di vite in argento, firmata Mario Buccellati.
Il Comitato Grandi Cru d’Italia, riunitosi in mattinata, chiede al Vinitaly di accordarsi con le autorità di Bordeaux per creare un calendario condiviso degli eventi, in modo da evitare sovrapposizioni con degustazioni en primeur, impedendo così ad alcuni fra i principali giornalisti, commentatori e professionisti del settore di essere presenti a Verona perché impegnati in Francia. Nel corso della cena di gala, sono intervenuti, in collegamento dagli Stati Uniti, Sirio Maccioni (Le Cirque) e Antonio Galloni (The Wine Advocate), e da Bordeaux Mathieu Chardronnier (négociant CVBG) e Valentin Lillet (Courtier LES GRANDS CRUS) che hanno espresso i loro diversi punti di vista sul tema comune de “Il vino durante e dopo la crisi”. Questo è stato l’argomento dello speech tenuto da Michael Yurch, della più famosa enoteca al mondo ora in Park Avenue a New York, Sherry Lehman, e del collegamento telefonico di Jancis Robinson del Financial Times, uno dei più autorevoli critici internazionali del settore.
Tutti i partecipanti alla serata hanno ricevuto in omaggio il poster con tutte le etichette dei soci del Comitato Grandi Cru d’Italia e il libro «Grandi Cru d’Italia», di cui è stata annunciata la prossima edizione in lingua inglese, che in 560 pagine racconta la storia, i volti, le cantine e le vigne dei 130 migliori vini italiani. Un libro che è la prima pubblicazione ufficiale del Comitato Grandi Cru d’Italia e per la sua completezza e ricercatezza, rappresenta al meglio la finalità di tutela e diffusione del vino italiano nel mondo, che è l’obiettivo primo del Comitato.
Per informazioni:
Gian Marco Giura
Tel: 02-58219395
Mobile: 334-6737093
E-mail: gmgiura@class.it
Fonte news: Comitato Grandi Cru d'Italia
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