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Paolo Massobrio sul successo di Golosaria in Monferrato

di Redazione di TigullioVino.it

MappaArticolo georeferenziato

"Se dovessi fare un bilancio numerico di Golosaria - commenta Paolo Massobrio al termine dell'iniziativa che ha coinvolto il Monferrato nei weekend 6/8 e 14/15 marzo - direi che abbiamo superato tutte le due edizioni precedenti come numero di partecipazione sia nel weekend alessandrino che in quello astigiano. Se invece dovessi fare un bilancio a livello qualitativo - prosegue Massobrio - confermerei che questa edizione ha avuto un grande spessore per i contenuti portati e anche per le iniziative culturali che hanno accompagnato i cinque giorni della rassegna".

Golosaria, organizzata dal Club Papillon con la collaborazione di Palazzo del Monferrato (a cui partecipano, fra gli altri Camera di Commercio e Provincia di Alessandria), Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti con la partecipazione di Camera di Commercio, Provincia e Comune di Asti, ha coinvolto per due weekend consecutivi l'intero Monferrato lanciando la stagione primaverile proprio in questo momento in cui si parla di un ritorno alla vacanza in campagna. Chiediamo a Paolo Massobrio di commentare il successo di questa manifestazione.

L'obiettivo di Golosaria è stato centrato?
Questa volta è stato particolarmente centrato non solo perché, nelle quattro location principali, sono arrivate migliaia e migliaia di persone con un flusso continuo, ma anche perché tutte si sono poi sparse sul territorio riempiendo cantine, musei, castelli e tutte le realtà che insieme con noi hanno deciso di mettere in mostra questo grande showroom che si chiama Monferrato. Durante la manifestazione ho girato le località satellitari e ho incontrato tanti che vivevano il loro itinerario seguendo i consigli del percorso di Fiat o la cartina che abbiamo realizzato per Golosaria: ho trovato gente nei ristoranti, nei bed & breakfast e da questo punto di vista il territorio si è mostrato ed ha avuto un riscontro assolutamente positivo.

Cosa è emerso dal convegno sulle prospettive per il Monferrato?
Il convegno "Quali prospettive per il Monferrato" è stato profondo, ma avevamo due relatori d'eccezione: Giampaolo Fabris che ha fatto un'analisi accurata della crisi a livello mondiale e Alessandro Meluzzi che ha deciso di vivere nel Monferrato. Dal convegno è emerso che questo è il momento dell'economia reale rappresentata da questo tesoro dei piccoli comuni, di un'agricoltura portata avanti da giovani che mostra una buona creatività, dai discorsi relativi alla filiera corta che proprio nel Monferrato hanno degli esempi sostenibili. Ma durante il convegno si è parlato anche del valore dell'identità che era il tema di Golosaria e, secondo Fabris e Meluzzi, l'identità recuperata in questi paesi è il motivo di una nuova apertura verso nuovi lavoranti, nuove culture che vengono ad abitare i nostri paesi. Siamo in una fase nuova dove cambiano le comunità dei paesi, ma dove l'identità a maggior ragione deve essere affermata con maggiore chiarezza. Per questo proseguiamo la nostra battaglia sulle De.Co. (Denominazioni Comunali) che è il primo passo verso l'affermazione di un'identità in una comunità.

Una curiosità: chi ha vinto la disfida del tortello di sabato sera?

È molto difficile perché sono arrivati pareri contrastanti. Se devo dire, la gente del posto, i piemontesi, sono rimasti molto colpiti dall'interpretazione del loro agnolotto, eccezionale, mentre quelli provenienti da fuori hanno apprezzato l'ottima fattura dell'agnolotto, ma anche la delicatezza del tortello. Quindi è stata una disfida in pari accompagnata dal grande entusiasmo della Provincia di Mantova che ha seguito questa manifestazione e che nel Monferrato si è sentita a casa sua, proprio come era nella storia.

Qual è il valore culturale di questa manifestazione?
Siamo partiti dall'evocare un dato storico ossia che il Monferrato era uno stato importante nello scacchiere europeo, e lo dicono i 150 castelli visibili ancora oggi sul territorio. Poi abbiamo voluto raccontare la figura di Anne d'Alençon anche per simboleggiare la forza delle relazioni della storia: di lei si contano 4.000 lettere conservate nell'archivio della città di Mantova. Ma a Golosaria sono stati presentati anche dodici libri di cui alcuni in anteprima, e poi ci sono stati assaggi musicali, si è affrontato il tema di una nuova forma d'arte come quella dei graffiti con un dibattito molto aperto sulla tolleranza o meno sui muri delle città, ma si è discusso anche della bellezza attraverso il lavoro di un monferrino conosciuto in tutto il mondo, Guido Nicola di Aramengo. In altre edizioni di Golosaria si è posto invece l'accento sulla suggestione che il Monferrato ha offerto a pittori e artisti di ogni genere.

Qual è la cosa che ti ha divertito di più?
La rievocazione di Anne d'Alençon che Principessa Valentina ha allestito sotto il castello di Montiglio, ma anche la pièce teatrale che il Teatro del Rimbalzo ha presentato a Vignale Monferrato per l'apertura di Golosaria. Mi ha divertito anche partecipare alle iniziative ideate dall'Associazione 3T come quella di venerdì sera a Cavagnolo o quella del 7 marzo a Solonghello. A me e alle centocinquanta persone presenti ha commosso molto il filmato dedicato alla figura della donna nel Monferrato, molto forte ancora oggi, ideato dall'Associazione C'era una Volta..." di Villamiroglio.

E la cosa che ti ha sorpreso di più?
Vedere la gente che è arrivata a Golosaria da Bari o il pullman da Forlì, persone di Verona, Parma che si sono presentate insieme a gente proveniente un po' da tutta Italia. E' una sorpresa che ha dimostrato come la comunicazione di questo evento a livello nazionale sia stata recepita come "brand Monferrato", come tema di castelli. E a proposito di castelli sono rimasto sorpreso per come siano stati mantenuti in vita, ristrutturati e resi accoglienti 365 giorni l'anno quelli di Camino, Frassinello, Oviglio, Moncucco, Cortanze.

Ci sono dei progetti nel cassetto legati a Golosaria in Monferrato?

Intanto questa settimana apriremo il nuovo sito permanente dedicato al Monferrato all'interno di www.italiadigolosaria.it. E qui presenteremo dettagliatamente tutte le strutture ricettive attive che permettono di vivere Golosaria tutto l'anno, cioè il Monferrato.


Fonte news: Sarah Scaparone

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