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Vocacibario

Il Ristorante del MOG a Genova

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

Il Mercato Orientale per i zeneixi è una vera e propria istituzione. Aperto nel lontano 1899 nella centralissima via XX Settembre, ha sede nell'antico chiostro (mai terminato), del convento annesso alla chiesa della Consolazione, costruito tra il 1684 e il 1706.  Il Comune incaricò gli architetti Veroggio, Bisagno e Cordoni per dare una sede stabile al mercato dei prodotti agricoli che arrivavano dalla val Bisagno che, fino ad allora, si era tenuto in Piazza De Ferrari. Il mercato, che deve il suo nome dalla posizione in cui si trovava allora rispetto al centro cittadino (a oriente), occupa l'area del chiostro del convento degli Agostiniani annesso alla chiesa della Consolazione. 

 

Del chiostro originario, il mercato comprende i colonnati ai lati posti verso la chiesa e verso la via XX Settembre nonché il portale chiuso sulla piazzetta di accesso al mercato da via Galata, mentre gli altri due lati sono stati completati con la realizzazione del mercato. Fu il primo edificio costruito a Genova incalcestruzzo armato col sistema Hennebique ed occupa una superficie di 5500 metri quadrati. Comprende un piano sotterraneo suddiviso in 42 magazzini ed un pianterreno formato da un porticato perimetrale colonnato che si sviluppa per circa 360 metri.

 

I lavori terminarono nel luglio del 1898 e il 2 giugno 1899 il mercato fu inaugurato dal sindaco Francesco Pozzo con una mostra floreale.  Nel dicembre del 2017 è stato presentato un progetto per il restauro conservativo e la valorizzazione del piano rialzato dell'edificio, dove è stato realizzato un food market con bar, postazioni per degustare prodotti tipici, scuola di cucina e uno spazio per incontri culturali ed eventi. Dopo vari rinvii, l’inaugurazione della nuova struttura all'interno del mercato è stata inaugurata il 7 maggio 2019. Un mare di folla ne ha siglato l’inaugurazione. 

 

Come già a Parigi, Madrid, Barcellona, Lisbona e Praga, anche Genova col MOG  (Mercato Orientale Genova) offre un irrinunciabile e ghiotto invito a cittadini e turisti. Undici corner gastronomici - per tutti i gusti e le tasche - dove assaporare veri piatti tipici genovesi, dal minestrone ai ravioli col tocco, trofie col pesto, pansoti con salsa di noci, ma anche farinata, pizza, panini gourmet, gelati e dolci di pregio. Per gli esperti del buon bere, una fornita enoteca e un bar.  Ma sul MOG c’è da dire qualcosa in più. Al piano superiore troneggia il ristorante del MOG. 

 

Un locale moderno ma sobrio e funzionale, discretamente accogliente, dove ad attendervi in sala troverete il maitre Andrea Navone che vi saprà consigliare piatti e vini, e in cucina, il giovane executive chef Daniele Rebosio che, direttamente da Parigi e dalla scuola di Alain Ducasse, è voluto tornare nella sua terra natia per guidare questo inedito posto di ristoro. L’interno è caratterizzato da grandi vetrate, alcuni scampoli di verde, tavolini per soli cinquanta clienti, un’enobiblioteca (parete-divisorio con circa 100 etichette) e cucina a vista. L’approvvigionamento delle basi alimentari è meglio che a km O, in quanto il locale è inserito proprio in un fornito mercato. 

 

Due menu degustazione con piatti di pesce e di carne, ma si può spaziare in entrambe le liste. I piatti, dall’antipasto al dolce, sono ben presentati (giusto equilibrio ed effetto cromatico) ma non sempre correttamente serviti. Nel nostro caso, alcuni piatti che contenevano primi e secondi che, dovevano essere caldi, in realtà erano quasi freddi.  La tecnica usata in cucina era un misto tra la tradizionale e la molecolare. Un’antipasto con lingua di vitello cotta a bassa temperatura era coriacea perchè quasi cruda. Nei  buoni taglierini freschi con ragù di triglia e bottarga c’era troppo fumetto e quindi  non giustamente asciutti. Buoni i secondi e i dolci. 

 

Mentre i tavoli di color grigio e senza tovaglia erano non sobri ma spogli. Il menù che abbiamo scelto io e l’amica e collega Mara Daniela Musante comprendeva tonno mi-cuit con santoreggia, lingua cotta allo stesso modo,  taglierini freschi con ragù di triglia e bottarga, tonno e melanzana cotti a bassa temperatura, razza con scorzonera e carciofi, trittico di mousse, ricotta con caramello, pistacchio e miele. Il tutto, a parte il dessert, abbinato bene all’IGT Colline Savonesi In Rosa (vitigno Granaccia). Buono in servizio in sala. Il costo per due persone compresi il vino, l’acqua minerale, due caffè è stato di 126 euro. Con piatti più equilibrati, il conto può essere accettabile.  

 

Ristorante MOG - Via XX Settembre 75r. - Genova. Tel. 010/8973000 - Mail info@moggenova.it.  L’orario è dalle 12.30/14.30 e dalle 19.30/22.00. Chiuso dall’11 al 18 agosto. La domenica è di riposo, ma da settembre sarà open 7 su 7.

Foto di Mara Daniela Musante 

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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