Il ristorante Da O Vittorio di Recco oltre ad essere inserito tra i Locali Storici d’Italia, è una “gran tavola sicura”. Accoglienza, freschezza delle basi alimentari e saporosità dei piatti, sono da sempre una garanzia.
Vittorio e Giovanni Bisso i due gemelli che lo gestiscono al meglio con i loro figli, hanno saputo custodire e trasmettere i valori della famiglia e della cucina lasciatigli dai loro antenati. Un’eredità tutt’altro che facile, sapendo che tutto è nato nel 1860 per merito di Marinin e Vittorio Bisso, gestori di un’osteria con campo da bocce.
Da allora ad oggi sono passate quattro generazioni, ma la quinta è già appaiata ai genitori. Paola, Mattia, Chiara e Federico sono gli alfieri del locale. Innumerevoli i personaggi che ne hanno apprezzato i piatti. Luigi Einaudi e Elettra Marconi. I comici Bramieri, Dapporto e Walter Chiari con cui Luigi, padre di Vittorio e Giovanni, scambiava le barzellette.
E ancora Vanda Osiris, il grande Govi, il Premio Nobel Dario Fo, i cantautori De Andrè e Gino Paoli, gli attori Nino Manfredi, Tognazzi e Vianello, seguiti da tante altre stelle del cinema, della canzone e dello sport.
Da O Vittorio fa parte del gruppo di ristoranti che organizzano sin dal 1976 le ormai famose Serate Gastronomiche Recchesi. In occasione dell’edizione 2019, dopo la ghiotta cucina di strada pugliese, il 4 aprile ha deliziato i numerosi clienti con piatti esclusivi realizzati con prodotti dei Presidi Slow Food e Mercati della Terra, e del Parco dell’Antola.
Una serata caratterizzata da piatti del passato ma quanto mai attuali ed invitanti, che raccontano i rispettivi territori. Si inizia con Spritz allo sciroppo di rose con mostardella di Vobbia, castagnaccio salato e salsa d’aglio di Vessalico. Si prosegue con Formaggi di latte di Cabannina con miele multiflora dell’Antola e marmellata alla rosa accompagnati dal pane cotto in forno a legna da Carlo di Montebruno.
Dopo il graditissimo intermezzo con la Focaccia di Recco col formaggio IGP, Gnocchi di prescinseua di latte Cabannina su vellutata di asparagi (da ricordare). Passando ai secondi piatti, succulenta Tagliata di filetto bio con salsa al dragoncello.
Dulcis in fundo, Strudel con battuto di petali di rose accompagnato da gelato vaniglia con mou di latte di Cabannina. Il tutto accompagnato da Dolcetto d’Alba 2015-2016 e Barbera d’Alba 2014 dell’azienda Borgogno di Barolo, seguiti dall’Amaro Balletin e caffè.
Nella riuscita serata, condotta da Daniela Bernini e Paola Bisso, ci sono stati vari interventi, di cui quello più significativo, della Presidente del Parco dell’Antola Daniela Segale. Ad allietare i numerosi presenti, la musica e le canzoni dei bravi canterini in costume, I Zenexi.
Le aziende dei prodotti impiegati nella cena:
Salumificio Torrigino, Cooperativa Apicoltori Alta Valle Trebbia, L’Ommu Sarvegu di Pentema, le Aziende agricole A Cimma, Pensa e Bio (Scolaro), Antico forno Da Carlo, Stallone di Propata.
Nella foto di Mara Daniela Musante; I prodotti del Parco dell'Antola e Presidi Slow Food
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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