VeronaFiere, Verona (VR) - Vinitaly
dal 07 aprile 2019 al 10 aprile 2019
Per presentarlo, Populous firma una playlist su Spotify
Novità interessanti, ma anche la storia che continua e che si consolida.
Vinitaly sarà l’occasione per presentare le nuove annate dei vini che hanno reso Varvaglione 1921 una colonna nello storytelling di un modo di fare vino del Sud Italia caratterizzandosi su valori ed elementi imprescindibili quali sostenibilità, qualità e radici, dal Papale, signature wine dell’azienda, sino alle Collezioni firmate e fortemente volute da Cosimo Varvaglione: Terra, che racconta il legame con le proprie origini ed è un omaggio alla mediterraneità, e Famiglia, un pegno d’amore che Cosimo ha dedicato a ogni componente della sua famiglia, ispirandosi a un vitigno che, nella sua lavorazione, ha messo in evidenza il carattere di ciascuno di loro. A questi capisaldi si aggiunge uno stile di raccontare il vino che è al passo con i tempi e che ha portato l’azienda a promuovere la linea 12eMezzo che è l’interpretazione di una visione moderna e attuale dei vitigni autoctoni che hanno reso grande la Puglia nel mondo, celebrando un omaggio all’identità del made in Italy attraverso delle etichette celebrative della bellezza e della moda, appunto la Fashion edition.
In continuità con le precedenti edizioni, prosegue l’esperienza coinvolgere alcuni chef pugliesi che a Verona porteranno le loro proposte ideate e studiate sulla base delle caratteristiche organolettiche dei vini di Varvaglione 1921.
Taranto, Lecce e la Murgia sono i tre territori che troveranno rappresentatività allo stand che anche quest’anno occupa l’Isola C3/C4. Tre storie diverse, tre percorsi diversi, tre ispirazioni diverse, ma minimo comune denominatore la scelta di valorizzare il territorio attraverso la tavola.
Agostino Bartoli, chef de Il Gatto Rosso a Taranto, figlio d’arte, nato nella città di mare per eccellenza da cui ha assorbito l’amore e la conoscenza delle materie prime. Stefano D’Onghia, chef di Botteghe Antiche a Putignano, Osteria Slow Food in cui i sapori antichi vivono un nuovo rinascimento. Checco D’Aprile, chef de Le Macare ad Alezio, figlio d’arte per via di madre che è la cuoca che incanta, non con le magie, ma con la sostanza di una cucina di grande spessore.
Non mancherà anche quest’anno il corner social, un luogo in cui tutti gli appassionati potranno vivere la loro wine experience entrando a diretto contatto con l’azienda e provando a giocare in un contesto che in un attimo riaprirà i canali della memoria percettiva e del piacere.
L’appuntamento dunque è al Padiglione 11 nell’isola c3 c4 con Varvaglione 1921... La Puglia in bottiglia.
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