Corso Venezia, 51, Milano (MI) - Palazzo Bovara
il 20 marzo 2019
Entrano in guida il ristorante milanese Cracco, nuovo nato dello chef Carlo Cracco; Magnolia di Cesenatico, grazie alla mano dello chef Alberto Faccani; Taverna Estia a Brusciano (NA), con l’eleganza dello chef Francesco Sposito; Il Ristorante - Luca Fantin all’interno dell’hotel Bulgari Tokyo per un’interpretazione gourmet della cucina italiana in Asia; Amelia di San Sebastiàn, diretto dal giovane Paulo Airaudo creatore di una sua personale versione di fine dining italiana in Spagna.
Si è tenuta nella prestigiosa cornice di Palazzo Bovara a Milano, la presentazione annuale della storica guida dell’associazione che mette insieme le eccellenze italiane. Novantuno i ristoranti e trentasette anni di storia per valorizzare la cucina italiana.
L’incontro, moderato dal giornalista Roberto Perrone, è stato animato da Mario Cucci, Mediavalue Edizioni, Roberto Calugi, direttore generale Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi, dal presidente di Le Soste Claudio Sadler e dai consiglieri dell’associazione Viviana Varese e Francesco Cerea.
“Le Soste 2019 - ha ricordato Sadler - conta 91 ristoranti in Italia e in sei Paesi esteri. Quest’anno gli ingressi sono 5 a fronte di 8 uscite. Vorrei sottolineare che far parte di questa cerchia non è facile. Per accedere alla selezione bisogna essere qualificati da almeno 1 stella Michelin e vantare ottimi riconoscimenti sulle altre guide”.
“Non si tratta di una guida, ma di un volume - ha spiegato l’editore Mario Cucci - un volume che quest’anno è più snello, 270 pagine invece di 300, e dalla copertina blu e non bianca. Oltre 35mila lo copie stampate in due edizioni, italiana e inglese. Dal 2000, l’anno del debutto di Mediavalue Edizioni, sono state circa 600mila”.
I ristoranti milanesi nella guida
Oltre al già citato Cracco, tra i ristoranti cittadini compresi nel volume anche Alice, cucina dal sapore mediterraneo di piazza Venticinque Aprile; Enrico Bartolini, al Mudec con pietanze che celebrano lo stile di vita italiano; Joia, con una proposta di alta cucina vegetariana in via Panfilo Castaldi; Il Luogo di Aimo e Nadia, istituzione di via Montecuccoli; Sadler, centro creativo di via Ascanio Sforza; Seta by Antonio Guida, raffinata cucina del Mandarin Oriental Hotel; Vun Andrea Aprea, con specialità innovative in via Silvio Pellico.
Il nuovo volume Le Soste 2019
L’anima più autentica dell’Associazione Le Soste è rappresentata dal volume di lusso, impreziosito da una veste grafica e tipografica elegante e raffinata, curata dall’agenzia di comunicazione e casa editrice Mediavalue specializzata nel mondo food&beverage. Cambio di look dopo qualche anno con la copertina rigida di colore blu oltremare, mentre viene mantenuto il formato quadrato. Icona materiale di 37 anni dell’Associazione che rappresenta i migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e nel Mondo, festeggia quest’anno quota novantuno soci. La distribuzione tradizionale del volume avviene a titolo di omaggio presso gli ospiti dei ristoranti Soci, con una diffusione mirata presso le principali manifestazioni enogastronomiche italiane, pubblicata in 25.00 copie in italiano e in inglese. Si tratta dell’unica raccolta di ristoranti online dove i soci possono autonomamente modificare i dati e aggiungere le notizie relative al ristorante, alle promozioni e alla partecipazione agli eventi più importanti e facile da consultare. Il logo dell’Associazione è stato ideato da Emilio Tadini, raffinato artista milanese, e rappresenta una freccia stilizzata, che richiama nella sua essenzialità l’insegna delle antiche stazioni di posta.
I Premi:
Un anno ricco di premi per il nuovo volume Le Soste 2019:
Il premio Franco Ziliani- Le Soste all’Innovazione di Berlucchi, verrà assegnato a Mauro Uliassi: per la capacità di emozionare e condividere l’origine della sua passione: il mare. Oltre che per l’attenzione nel saper unire eccellenza e semplicità in un connubio ineguagliabile di novità e tradizione.
Il premio Le Soste Ospitalità di Sala di Cantine Ferrari, verrà assegnato a Simonetta Mosconi, maître di Restaurant Mosconi: per quella squisita attenzione e cura, tutta italiana, con cui gli ospiti vengono accolti da una perfetta padrona di casa in Lussemburgo.
Il premio Le Soste alla Carriera di Marco Felluga Russiz Superiore, verrà consegnato a Ezio e Renata Santin: voci corali della grande rivoluzione culinaria italiana, Ezio ha saputo raccogliere e interpretare innovazioni tecniche e suggestioni provenienti da ogni parte del mondo, Renata è stata un pilastro della migliore accoglienza italiana.Due protagonisti che hanno illuminato le nuove generazioni di chef e reso grande la sala.
Il premio Le Soste per la Sostenibilità de La Fenice, verrà dedicato a Giancarlo Morelli: per la profonda attenzione alla materia prima attraverso un’alta cucina che riunisce ricerca, talento e consapevolezza.
nell’utilizzo degli alimenti, rendendolo promotore di importanti iniziative per lo sviluppo e la sostenibilità dei piatti.
Il premio ASPI Best Wine Estates of Italy, verrà attribuito all’Azienda Agricola Fratelli Bucci: alla storica azienda marchigiana che ha contribuito in modo determinante alla diffusione ed affermazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi collocandolo al più alto livello dell’enologia mondiale. I vini di Villa Bucci si distinguono per la loro eleganza e complessità, una vera eccellenza italiana.
Il premio Experience Pommery alla miglior selezione di Champagne, verrà assegnato a Don Alfonso 1890: una selezione di Champagne fra le più preziose e ricercate in Italia, custodita in una cantina millenaria e suggestiva che mantiene in modo ineguagliabile un prodotto così eccellente e raffinato.
La Storia de Le Soste:
L’idea originaria prese forma nel 1982 durante una cena tra ristoratori amici: alcuni tra i maggiori chef italiani stabilirono di incontrarsi periodicamente per condividere spunti e progetti sull’enogastronomia italiana d’eccellenza e rendere noti ai propri clienti i ristoranti che perseguivano quotidianamente gli ideali di cultura gastronomica, convivialità, accoglienza, cortesia e raffinatezza. Il modello di riferimento furono dal principio le grandi Associazioni francesi come Traditions et Qualité e Relais Gourmands. Da allora tanti anni sono passati, ma lo spirito di amicizia tra i diversi Soci, nonché il percorso comune teso all’alta qualità, animano ancora oggi i membri Le Soste.
Secondo il prof. Cipolla un grande ristorante è il risultato dell’azione sinergica di quattro funzioni accomunate dalla necessità di uno standard di offerta elevato: il cibo, le bevande, l’ambiente e la relazionalità.
Per le loro preparazioni, i Soci Le Soste selezionano accuratamente materie prime pregiatissime, radicate nel territorio, e le impiegano per realizzare proposte in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
La proposta enologica raccoglie il meglio delle etichette locali, italiane ed estere.
Gli ambienti dei diversi ristoranti si caratterizzano - pur nella diversità tra stile più tradizionale e moderno - per note di raffinatezza, eleganza, accoglienza estreme.
Durante tutta la sosta, la relazione con l’ospite è basata su principi di natura empatica, egualitaria e tollerante, con l’obiettivo di farlo sentire coccolato come a casa propria.
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