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Vocacibario

Tasting test alla cieca per l'Ovada Docg

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

Il Consorzio Tutela Ovada Docg, come da statuto, continua l’opera di qualificazione, miglioramento ed immagine del vino dei consorziati. Oltre a partecipare in vari eventi nazionali, il consorzio promuove degustazioni periodiche di Ovada Docg rigorosamente alla cieca. L’ultima, tenutasi lo scorso 28 gennaio nell’Enoteca Regionale di Ovada, ha visto la partecipazione di ventuno campioni di rispettive aziende.  Ampio il ventaglio delle annate che spaziava dal 2007 al 2014. 

Due i panel della commissione: quella dei produttori e l’altra di degustatori professionali esterni, composta da  Pietro Stara (Intravino). Mauro Bertolli (Food 24), Francesco Saverio Russo (Wine Blog Roll), Fausto Gregori (Vinoedaltro), Augusto Gentilli (ONAV), Giuseppe Martelli (titolare dell’Enoteca ovadese “Quartino di vino”). 

Ogni degustatore compilando l’apposita scheda, attribuiva a ciascun campione un punteggio in centesimi. Dei ventuno campioni esaminati (tra cui due Dolcetto d’Ovada) di cui anche quelli di aziende che non l’hanno ancora posto in commercio, nessun campione ha presentato difetti. Un dato significativo che evidenzia l’innalzamento qualitativo anche da parte di aziende molto piccole, come sono la maggior  parte delle cantine associate.

I punteggi ottenuti non sono immediatamente comparabili alle usuali scale in centesimi, perché era chiesto ai degustatori un metro di giudizio severo, soprattutto tra i degustatori associati che, mancando dell’esperienza specifica alla valutazione in centesimi secondo parametri di comparabilità estesa e, per via, delle schede ad hoc adottate.

Tirando le somme, otto campioni sono stati sopra gli 80 punti, altri sette immediatamente a ridosso di questa soglia.  Valutazioni che comparate a quelle di Tigulliovino, corrispondono a punteggi tra il 15,5 e i18/20; quindi dal buono all’ottimo.  Non male se teniamo conto dell’annata 2014, problematica per quasi tutto il periodo vegetativo, poi migliorata nella fase vendemmiale.  

Le aziende consorziate:

Danielli Italo

La Valletta

Cremolino

Ravera Giuseppe

Ca' del Bric

Montaldo Bormida

Azienda

Forti del Vento

Ovada

Carbonetti Lidia

Rocco di Carpeneto

Carpeneto

Torello Francesco

Castello di Grillano

Ovada

Porciello Roberto

Cascina Boccaccio

Tagliolo Monferrato

Ghio Roberto

Ghio Vini

Bosio

Bonelli Alessandro

I Pola

Cremolino

Federico Pesce

Pesce Federico

Silvano d'Orba

Cepollina Claudio

Casa Wallace

Cremolino

Laudati Anna

Cascina Boccia

Tagliolo Monferrato

Daniele Oddone

Cascina Gentile

Carpriata d'Orba

Colombo Paolo

Colombo Vini

Trisobbio

Cavelli Davide

Davide Cavelli

Prasco

Luvini Lino

Ghera

Molare

Ferrari Giorgio

Giorgio Ferrari

Tagliolo Monferrato

Guiglia Carlo

Guiglia Carlo

Casaleggio Boiro

Paravidino Elisa

La Piria

Rocca Grimalda

Montagna Alberto

La Signorina

Carpeneto

Carrara Giorgio

Tenuta Elena

Cassinelle

Venturini - De Rege

Rocca Rondinaria

Rocca Grimalda

 

Consorzio Tutela dell’Ovada Docg Vico Madonnetta 2 - 
15076 Ovada (AL) - Presidente IItalo Danielli (+39 339.563.47.21), Vice Presidente Giuseppe Ravera (+39 340.253.93.06), Segretario Armento Tomaso, Relazioni esterne Paolo Baretta (+39 348.810.42); www.ovada.eu  -  info@ovada.eu)

Dolcetto di Ovada  Superiore o Ovada  -  Il riconoscimento D.O.C.G. l’ottenne con decreto del 6 luglio 2005 e pubblicazione sulla gazzetta ufficiale n. 1229 del 30 settembre 2008.

Vitigno:  Dolcetto 100%.  Resa massima di uve per ettaro: 6 tonnellate.

Le tipologie previste:

Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada: Titolo alcolometrico volumico minimo totale 12,5%. Affinamento minimo: 12 mesi.

Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada riserva: titolo alcolometrico volumico minimo totale 12,5%.  Affinamento minimo: 24 mesi.

Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada vigna: Titolo alcolometrico volumico minimo totale 13%: Affinamento minimo: 12 mesi.

Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada vigna riserva: Titolo alcolometrico volumico minimo totale 13%.  Affinamento minimo: 24 mesi.

L’inserimento del nome della vigna, è previsto solo se la vigna ha un’età di almeno 7 anni.

 

Nella foto: Degustatori- blogger nella fase d’assaggio

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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