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PODERI COLLA ACQUISTA IL BRICCO DEL DRAGO

di Virgilio Pronzati

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UN’IMPORTANTE NOVITA’ NEL TERRITORIO DI LANGA: PODERI COLLA ACQUISTA IL BRICCO DEL DRAGO A SAN ROCCO SENO D’ELVIO (ALBA)

La famiglia Colla diventa ora proprietaria delle vigne che conduce da vent’anni; il passaggio di testimone con i proprietari precedenti, la famiglia Degiacomi di Alba

Il Bricco del Drago di San Rocco Seno d’Elvio, i cui vigneti sono stati gestiti con la massima cura e attenzione per 20 anni dalla famiglia Colla, è da pochi giorni di proprietà di Beppe, Tino, Federica e Pietro Colla. L’accordo, siglato con la famiglia Degiacomi in prima battuta con una stretta di mano, così come si è sempre fatto in Langa, non viene raccontato dalla famiglia Colla come una transazione esclusivamente commerciale; anzi. Le motivazioni alla base del passaggio di testimone sono legate più ad aspetti affettivi, di continuità con il passato, di conclusione di una storia comune durata, in particolare per Beppe Colla, per la maggior parte del secolo scorso.
Sono passati di proprietà 26 ettari di terreno, di cui 12 vitati e il rimanente a noccioleto e, ormai raro in questa parte di Langa, bosco.
Dei 12 ettari vitati – che appartengono alla frazione albese di San Rocco Seno d’Elvio – 4 sono di Nebbiolo, 4 di Dolcetto, 3 di Pinot Nero e 1 di Riesling Renano. 

Il proprietario precedente e la storia di Langa
Luciano Degiacomi (1921-1995), farmacista, enogastronomo e anche viticoltore alle Cascine Drago, azienda che la famiglia possedeva fin dal settecento, affittò alla famiglia Colla la proprietà alla quale aveva dedicato risorse ed energie.
Era amico fraterno di Beppe Colla con il quale, come ancora ama raccontare Beppe, non hanno mai smesso di darsi del “lei” nonostante la condivisione di intenti, di progetti e di vedute rispetto all’enogastronomia albese. Gli eredi Degiacomi, consapevoli del tenace e serio lavoro realizzato da Poderi Colla e delle sue necessità di sviluppo ed investimento, hanno acconsentito oggi alla richiesta di risolvere anticipatamente il contratto di affitto e di acquisire la proprietà.
Sostiene Antonio Degiacomi: "E' un passaggio che non compiamo a cuor leggero per i molti ricordi legati al Bricco del Drago, ma siamo contenti che sia la famiglia Colla a proseguire il lavoro di nostro padre. Ci fa piacere che ci sia la volontà di ricordarlo, dando seguito allo stretto rapporto con Beppe Colla. Da tempo infatti è stata intestata a Luciano Degiacomi la sala degustazione/museo che raccoglie e custodisce antichi attrezzi agricoli e di cantina. Ci è stata manifestata inoltre l'intenzione di dedicargli in futuro una particolare 'riserva'".

Le parole di Tino Colla sono altrettanto affettuose: “Siamo onorati della possibilità di dare continuità a questa appassionante storia famigliare che si collega alla nostra altrettanto lunga storia vitivinicola: si tratta di un’opportunità estremamente rara, entusiasmante e nello stesso tempo di grande responsabilità per valorizzare e non disperdere queste secolari passioni ed esperienze.” Ma il sentimento più toccante è sicuramente l’emozione espressa da Beppe Colla, un grandissimo uomo di Langa: “E’ il chiudersi di un cerchio; nel momento in cui il Bricco del Drago è diventato proprietà della nostra famiglia ho visto di fronte a me Luciano Degiacomi, che non c’è più da molti anni, che mi guardava e sorrideva. So che è stata fatta la scelta giusta da parte di tutti”. 
Le proprietà della famiglia Colla includono l’azienda agricola Dardi Le Rose (6 ha a Monforte d’Alba nel cru Bussia) e la Tenuta Roncaglia (8 ha nel cru Roncaglie di Barbaresco), per un totale di circa150.000 bottiglie l’anno.


Le testimonianze storiche oggi conservate al Bricco del Drago

Luciano Degiacomi nacque ad Alba il 13 aprile 1921, conseguì la maturità classica al liceo Govone, si laureò in Farmacia ed esercitò la professione per quasi cinquant’anni, buona parte dei quali in Via Vittorio Emanuele II, dove passavano continuamente giornalisti e turisti per ricevere informazioni sulle bellezze, i vini e la cucina dell’Albese. Luciano Degiacomi svolse un’opera pionieristica di salvaguardia e valorizzazione della cucina tradizionale, di promozione della qualità dei vini, di tutela del paesaggio. 
Nel 1955 fu tra i fondatori della Famija Albeisa, della quale fu presidente dal 1963 al 1969. 
Nel 1967 fondò l’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba, insieme due enologi che sapevano guardare lontano: Renato Ratti e Beppe Colla. Riunì competenti e volenterosi uomini dell'Albese, che costruirono e seppero mantenere contatti con delegazioni italiane ed estere e con i principali giornalisti di settore italiani e stranieri del tempo. 
Dell'Ordine fu instancabile animatore e Gran Maestro per venticinque anni, svolgendo un ruolo fondamentale nella realizzazione della prima Enoteca Regionale piemontese -e seconda in Italia- con sede nel Castello di Grinzane Cavour. 
Grande impegno mise nella realizzazione del Museo della Civiltà Contadina all’interno del castello (anno 1977), e nella continua propaganda della cucina e dei grandi vini dell’Albese attraverso iniziative come i Capitoli (appuntamenti enogastronomici e culturali), Le strade dei vini, la Selezione annuale dei Grandi Vini dell’Albese. 
Raccolse ricette, considerazioni, aneddoti frutto della sua attività in vari volumi, tra cui Confidenze di un Gran Maestro (1972), Nonna Genia (con Beppe Lodi, 1982) l’Almanacco Eno-gastronomico Albese (1983): momenti essenziali e insostituibili della storia dell'enogastronomia albese.  
Fu anche viticoltore alle Cascine Drago, allevando vitelli della coscia, piantando vigneti e noccioleti, tentando - vanamente - con l'Orto Botanico di Torino la coltivazione del tartufo bianco. Fu tra i primi ad introdurre in Langa la coltivazione di Pinot Nero (metà degli anni ’70) e Riesling Renano (metà degli anni 80), accanto ai vitigni autoctoni. A conferma dello spirito innovatore, avviò la produzione del Bricco del Drago, blend prestigioso di Dolcetto e Nebbiolo ancora oggi sul mercato con l’etichetta Poderi Colla.

Informazioni

wellcom Annalisa Chiavazza

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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