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PREMIO GIOVANNI REBORA - Manuelina 16 giugno 19,30

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

Tutto parte da un'idea di Gianni Carbone, un giorno che Federico Rebora (figlio del compianto Giovanni) si trovava a pranzo alla Manuelina con gli amici Gloria (figlia di Gianni) e Paolo suo marito.

L'incontro tra Gianni "L'OSTE" e Giovanni "U PRUFESSU" risale a molti anni fa, quando - rigorosamente in genovese - parlavano di pansoti e fugassa, di tradizioni vere e false, di barbera ...

Ora che "U PRUFESSU" non c'è più, l'amico Gianni Carbone ha voluto proporre l'istituzione di un premio intitolato a Giovanni Rebora, un premio per un testo sulla civiltà della tavola che si avvicini alla "maniera di pensare" di Rebora, in linea con il "pensiero storico-gastronomico" della famiglia Carbone.

Statuto

Per onorare l’opera e la memoria di Giovanni Rebora genovese, docente, studioso di storia dell’economia e dell’alimentazione e in particolare per ricordare la sua straordinaria passione e professionalità nel raccontare e scoprire usi, costumi, evoluzione della società antica e moderna, che l’hanno reso protagonista della vita scientifica e culturale contemporanea, è istituito il “Premio Giovanni Rebora” per la Civiltà della Tavola.


- Il Premio è istituito per iniziativa e con il patrocinio della famiglia Carbone, titolare dello storico ristorante “Manuelina” di Recco in collaborazione con la famiglia Rebora.


- Il “Premio Giovanni Rebora” è assegnato ogni primavera nel corso di una manifestazione presso il ristorante “Manuelina”.


- Il “Premio Giovanni Rebora” è assegnato in tre sezioni:


- La sezione "autori" prevede l’assegnazione del premio all’autore di un’opera che tratti, nel senso più ampio, la storia, la letteratura, il costume, l’economia connesse alla gastronomia ed alla civiltà della tavola nel suo insieme.


- La sezione "giovani ricercatori" prevede l'assegnazione del premio all'autore di una tesi di laurea che si distingua per stile, scientificità, originalità e che tratti, nel senso più ampio, la storia, la letteratura, il costume, l'economia connesse alla gastronomia ed alla civiltà della tavola nel suo insieme.

Regolamento
Sezione “Autori”

1) Per onorare l'opera e la memoria di Giovanni Rebora genovese, docente, studioso di storia delleconomia e dellalimentazione e in particolare per ricordare la sua straordinaria passione e professionalità nel raccontare e scoprire usi, costumi, evoluzione della società antica e moderna, che lo hanno reso protagonista della vita scientifica e culturale contemporanea, viene istituito il "Premio Giovanni Rebora" per la Civiltà della Tavola.

2) Il Premio è istituito per iniziativa e con il patrocinio della famiglia Carbone, titolare dello storico ristorante "Manuelina" di Recco in collaborazione con la famiglia Rebora.

3) Il "Premio Giovanni Rebora edizione 2015" sarà assegnato la seconda settimana di maggio 2015 nel corso di una manifestazione presso il ristorante "Manuelina".

4) Il "Premio Giovanni Rebora edizione 2015" sezione "Autori" prevede lassegnazione del premio allautore di unopera (volume, saggio, articolo) che si distingua per stile, scientificità, originalità e che tratti, nel senso più ampio, la storia, la letteratura, il costume, leconomia connesse alla gastronomia ed alla civiltà della tavola nel suo insieme.

5) Si partecipa con una sola opera per autore, da inviare in 5 copie con allegata nota (compilabile e scaricabile sul sito www.premiogiovannirebora.it) contenente indirizzo, numero telefonico, e-mail, autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente, firma dellautore e titolo dellopera con cui si partecipa, entro e non oltre il 20 aprile 2015, al seguente indirizzo: Manuelina - "Premio Giovanni Rebora edizione 2014" - Via Roma, 296 - 16036 Recco(Genova).

6) Il "Premio Giovanni Rebora edizione 2015" sezione "autori" si riferisce ad opere prodotte dal  2007 al dicembre 2014 e che non siano già state presentate alle precedenti edizioni del premio.

7) La partecipazione è gratuita.

8) Il Comitato organizzatore con giudizio insindacabile e inappellabile seleziona, tra tutti i partecipanti, i finalisti della sezione "autori" del "Premio Giovanni Rebora edizione 2015".

9) La Giuria, individuata dal Comitato organizzatore, sceglierà tra i finalisti, con giudizio insindacabile e inappellabile, il vincitore della sezione "autori" del "Premio Giovanni Rebora edizione 2015".

10) Le opere inviate non verranno restituite, ma andranno ad arricchire l'Archivio Giovanni Rebora presso la biblioteca del Centro Culturale Peppo Dachà di Montoggio (Genova).

11) I vincitori del "Premio Giovanni Rebora" riceveranno un "testo in rame (la tipica teglia nella quale si usa cuocere la focaccia di Recco col formaggio) con incise le motivazioni del premio.

12)I risultati del concorso saranno diffusi dagli organi di stampa e pubblicati sul sito: www.premiogiovannirebora.it.

13) Il comitato organizzatore del "Premio Giovanni Rebora" ha sede presso il ristorante "Manuelina" via Roma 296 Recco (Genova) (Tel. 0185/74128, fax 0185/721095) e-mail: info@premiogiovannirebora.it

14) Il Comitato organizzatore del "Premio Giovanni Rebora" si riserva ogni ulteriore comunicazione relativa allo svolgimento del Premio. La partecipazione al Concorso implica la completa accettazione del relativo regolamento e dello statuto.


La sezione "carriera" prevede l’assegnazione del premio ad una personalità che, nel corso della propria esistenza e della propria attività scientifica o culturale, abbia operato nel campo della gastronomia e della civiltà della tavola con particolare entusiasmo e dedizione.

Manuelina di Recco e la famiglia Rebora nominano un Comitato organizzatore rinnovabile ogni anno che designa una Giuria di intellettuali, gastronomi ed esperti.

Il Comitato organizzatore su proposta di Manuelina di Recco e della famiglia Rebora, nomina il Presidente che ne dirige e ordina i lavori.


Il Comitato organizzatore decide ogni anno: date, modi e tempi del “Premio Giovanni Rebora”.


Il Comitato organizzatore, ogni anno, con giudizio insindacabile e inappellabile seleziona, tra tutti i partecipanti, i finalisti della sezione "autori" e "giovani ricercatori" del “Premio Giovanni Rebora”.

La Giuria sceglierà tra i finalisti, con giudizio insindacabile e inappellabile il vincitore della sezione "autori" e "giovani ricercatori" del “Premio Giovanni Rebora


ll Comitato organizzatore, ogni anno, con giudizio insindacabile e inappellabile individua una personalità a cui verrà assegnato, per la sezione "carriera", il “Premio Giovanni Rebora”.

I risultati del concorso verranno diffusi dagli organi di stampa e pubblicati sul sito: www.premiogiovannirebora.it.

Il comitato organizzatore del “Premio Giovanni Rebora” ha sede presso il ristorante “Manuelina” via Roma 278 Recco (Ge)

Composizione Comitato organizzatore:

Giovanni ASSERETO, Franco BAMPI, Mauro BOCCACCIO, Pino BOERO, Nicola CALLERI, Gianni CARBONE, Gloria CARBONE, Sergio FARINELLI, Paolo LINGUA, Claudio PAGLIERI, Paolo POVERO, Federico REBORA

Giovanni Rebora nasce a Sampierdarena – un quartiere di Genova che era e in parte è ancora una città dentro la città – il 13 luglio 1932, primogenito di Angelo e Pasqualina Boccardo. Il padre, con il nonno e gli zii paterni, possiede un’azienda di trasporti con carri trainati da cavalli: carrettieri, in altre parole, mestiere per il quale Giovanni non smetterà di testimoniare ammirazione e affetto. Durante la guerra è sfollato con la famiglia a Novi Ligure, paese natale della madre, dove trascorre molto tempo in compagnia dei nonni Paolina e Giovanni detto Balin; da quest’ultimo apprende i segreti della campagna, del bosco, del fiume, insegnamenti che resteranno vivissimi nella sua cultura.
Orfano di padre a soli quattordici anni e con un fratello di sette anni più piccolo (Adriano, che negli anni Settanta diverrà uno dei più importanti ristoratori della California), mentre studia da ragionere Giovanni si prodiga per dare sostegno alla famiglia. Presso lo zio Giulietto, proprietario di un chiosco di bibite a Sestri Ponente, prende servizio come barista; la sera è invece impegnato come assistente al palco al teatro Modena di Sampierdarena, dove ha modo di ammirare i protagonisti di commedie e varietà (Macario e Govi su tutti).
Nel 1951, appena diplomato, trova impiego presso la casa di spedizioni Ghio & Bisio, a Sampierdarena. Nel 1955 viene assunto come impiegato all’Eridania di Genova; intuite le eccellenti capacità del giovane, già l’anno seguente i dirigenti dell’azienda lo invitano a iscriversi alla facoltà di Economia e Commercio, prospettandogli una brillante carriera.
Lavorando di giorno e studiando la sera, il 24 febbraio 1962 Rebora consegue la laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Genova, con una tesi di storia economica dal titolo Prime ricerche sulla gabella “caratorum sexaginta maris” (relatore Franco Borlandi). Nel 1957 si è intanto unito in matrimonio con Anna Maria Fossati soprannominata Pi, vicina di casa dagli anni dell’adolescenza, da cui avrà Federico (1959) e Lorenzo (1970).
Dal 1962 è assistente ordinario presso la cattedra di Storia economica della facoltà di Economia e Commercio; lascia così, definitivamente, il posto presso l’Eridania. Negli anni seguenti compie numerosi soggiorni a Parigi, presso la Maison des Sciences de l’Homme diretta da Fernand Braudel.

Qui conosce, tra gli altri, Jacques Le Goff e stringe una duratura amicizia con Maurice Aymard e Alberto Tenenti. Nel 1968 si specializza in Interpretazione di documenti commerciali dei secoli XIII-XVII presso l’Istituto Datini di Prato. Negli anni successivi gli sarà affidata la docenza dello stesso corso. Nel 1971 passa alla facoltà di Lettere e Filosofia come assistente ordinario di Storia medievale; successivamente ottiene l’incarico di Storia agraria medievale, che manterrà fino al 1982, quando inizia in qualità di professore associato l’insegnamento di Storia economica presso l’Istituto di Storia moderna e contemporanea.
È consulente storico per la mostra Ansaldo industria e società allestita dal Comune di Genova tra dicembre 1978 e gennaio 1979. Nel dicembre 1980 organizza a Genova il convegno internazionale I problemi del mare, dai contenuti molto innovativi (la pesca e l’esplorazione subacquea sono state grandi passioni giovanili di Giovanni). Con l’occasione nasce una duratura amicizia con François Doumenge, professore e biologo parigino destinato a succedere alla guida del Musée Océanographique di Monaco al mitico Jacques-Yves Cousteau (direttore dal 1957 al 1988).
Sul finire degli anni Settanta ha iniziato a occuparsi in maniera approfondita di storia dell’alimentazione, e nel marzo 1983 promuove e organizza a Imperia un convegno internazionale dedicato appunto a Cultura e storia dell’alimentazione, cui partecipano studiosi provenienti da tutto il mondo.
Nel 1984 diventa direttore dell’Istituto di storia moderna e contemporanea; dal 1995 al 2001 torna a dirigere la struttura, divenuta nel frattempo Dipartimento. Nel 1996 prende avvio la collana Quaderni di storia economica, voluta da Rebora per pubblicare le opere prime dei giovani ricercatori da lui coordinati. Nel settembre 2002 è uno dei cento autori del “Festivaletteratura” di Mantova con La civiltà della forchetta, il suo lavoro maggiormente conosciuto, pubblicato nel 1998 e riproposto in successive edizioni, anche fuori d’Italia.
Lasciato l’insegnamento universitario nell’ottobre 2002, intensifica la produzione di scritti brevi che costituiscono la parte preponderante di questa raccolta.
Muore a Genova, nella sua casa di Sampierdarena, il 22 ottobre 2007.

I premiati dell’edizione 2014:

John Dickie, studioso inglese dell'University College di Londra, con il testo "Con gusto. Storia degli italiani a tavola" (Laterza Editori) è il vincitore della terza edizione del Premio Giovanni Rebora, sezione “Autori”.

Vincitrice della sezione “Giovani Ricercatori” è risultata Alice Mortarotti con la tesi “Analisi dell’alimentazione tradizionale contadina e delle pratiche della medicina popolare della metà del secolo scorso a San Salvatore Monferrato, in raffronto alla letteratura scientifica medica e nutrizionale contemporanea” (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo)

A Giovanni Ballarini professore emerito dell'Università di Parma il riconoscimento alla carriera.

 

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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