<.…bacia, morde, lecca e picca e punge>.
Così descrisse la Vernaccia Michelangelo Buonarroti il Giovane, ne "L'Aione" edito nel 1643. Un giudizio che, umanizzando il vino, gli si addice. Non fu il solo. Lo precedette nel 1541 Sante Lancerio bottigliere di Sua Santità Paolo III, elogiandone le qualità. Lo stesso il Redi nel suo Ditirambo. La fama del Vernaccia di San Gimignano ha almeno cinque secoli. Pochi altri vini possiedono un così ricco bagaglio storico. Già nel 1276 il commercio della Vernaccia prosperava. In certi documenti di quell'epoca, per la precisione gli "Ordinamenti della Gabella del Comune di San Gimignano" si parla dell'imposizione di una tassa di "tre soldi per ogni soma di Vernaccia fuori Comune" e dell'istituzione di un registro dei Provveditori o Pesatori di Vernaccia. Anche se controversa l’origine del vitigno, i secoli di ambientazione in loco, ne fa ormai un vitigno autoctono.
Come per altri vini toscani Docg, il Vernaccia di San Gimignano ha sua Anteprima, giungendo quest’anno all’ottava edizione. In assaggio l’annata 2013 e, per la Riserva, le annate precedenti. Prima di entrare negli assaggi, alcune considerazioni sull’annata in corso e sul disciplinare di produzione. L'annata 2013 derivata da una vendemmia con un decorso stagionale non facile per una primavera fredda e piovosa, ma poi migliorata con giusta temperatura e insolazione, a quattro mesi dalla vendemmia, ha confermato le positive attese. Il Vernaccia di San Gimignano 2013 si presenta al naso con spiccati profumi floreali, fruttati e vegetali di fiori d’acacia, pesca bianca, ananas, banana, mela e lieve d’erbe e fiori campo, mentre in bocca si esprime con molta freschezza e sapidità, leggera nota minerale e di buona struttura e persistenza.
Il Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino italiano a essere insignito con la Doc nel 1966, e nel 1993, con la Docg. Il Disciplinare di produzione prevede quale area di produzione delle uve esclusivamente il territorio comunale di San Gimignano, e che il vino sia prodotto in vigneti composti per almeno l’85% dal vitigno Vernaccia di San Gimignano, consentendo una presenza massima del 15% di altri vitigni a bacca bianca non aromatici, idonei alla coltivazione per la Regione Toscana. Non è consentito l’impiego dei vitigni: Traminer, Muller Turgau, Moscato Bianco, Malvasia di Candia, Malvasia Istriana, Incrocio Bruni 54. I vitigni Sauvignon e Riesling possono concorrere nella misura massima (da soli o congiuntamente) del 10%. La gradazione alcolica minima 11,5%.
Con le migliori uve selezionate si ottiene la tipologia Riserva, per la quale è previsto un periodo di affinamento non inferiore a 11 mesi in cantina (in acciaio o legno) ed un ulteriore periodo di affinamento di almeno 3 mesi in bottiglia prima dell’immissione al consumo. La resa per ettaro non deve superare i 9.000 kg. La vinificazione delle uve e l’affinamento del vino devono avvenire all’interno dell’area di produzione. La gradazione alcolica minima 12,5%.
Sede del tasting, le sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada che, per l’occasione hanno accolto oltre 150 giornalisti provenienti da vari Paesi dei cinque continenti. Quest’ottava edizione di Anteprima Vernaccia di San Gimignano, comprendeva ben sessantasei vini di trentasei aziende, suddivisi in tipologia annata e tipologia riserva. La prima con quarantatre 2013, otto 2012 e un 2011. La seconda con cinque 2012, sette 2011 e due 2010. Dagli assaggi effettuati, sono emerse le seguenti considerazioni. I vini dell’annata 2013 hanno espresso in generale buona freschezza e profumi floreali e fruttati discretamente intensi e persistenti. Nel dettaglio: dieci di buon livello, ventuno dal discreto al buono, e undici suddivisi in discreti e sufficienti. Più equilibrio nell’annata 2012: senza punte elevate ma di buon equilibrio. Lo stesso per i 2011. Del 2010, ultima annata: un medio-buono e un discreto.
Nell’ambito della manifestazione, nella Sala Dante del Palazzo Comunale, c’è stata l’attesa e seguita degustazione dal titolo “Dall’Elsa al Danubio”. L’annuale iniziativa organizzata dal Consorzio della Denominazione San Gimignano, dove la Vernaccia di San Gimignano incontra un grande vino bianco straniero, in questo caso l’austriaco Gruner Veltliner. Due verticali, una per ciascuna denominazione, di sette etichette, dal 2012 al 2002 per la Vernaccia di San Gimignano, dal 2012 fino al 1987 per il Gruener Veltliner. Regista e conduttore il bravo Francesco Falcone.
Vini in degustazione
Prima batteria
Tenuta Le Calcinaie - Vernaccia di San Gimignano Riserva Vigna ai Sassi 2012
Colombaio di Santa Chiara - Vernaccia di San Gimignano Selvabianca 2011
La Lastra - Vernaccia di San Gimignano Riserva 2010
Fattoria San Donato - Vernaccia di San Gimignano Riserva Benedetta 2009
Panizzi - Vernaccia di San Gimignano Riserva 2006
San Quirico - Vernaccia di San Gimignano Riserva Isabella 2004
Cesani - Vernaccia di San Gimignano Sanice 2002
Weingut Nigl - Kremstal Reserve Herzstück vom Kirchenberg Grüner Veltliner 2012
Weingut Knoll - Wachau Loibenberg Smaragd Grüner Veltliner 2010
Weingut Bernhard Ott - Wagram Rosenberg Erste Lage Grüner Veltliner 2009
Weingut Prager - Wachau Achleiten Stockkultur Smaragd Grüner Veltliner 2008
Weingut Franz Hirtzberger - Wachau Spitzer Rotes Tor Smaragd Grüner Veltliner 2004
Weingut Schloss Gobelsburg - Kamptal Reserve Grub Erste Lage Grüner Veltliner 1999
Weingut Mantlerhof - Kremstal Lössterrassen Kabinett Grüner Veltliner 1987
Dati e numeri del Vernaccia di San Gimignano
I produttori di Vernaccia sul territorio sono 177 (di cui 130 imbottigliatori). Le aziende associate al Consorzio della Denominazione San Gimignano sono 115, di cui 70 imbottigliatori. Gli ettari coltivati sono 768, con un potenziale produttivo di 6,9 milioni di kg di uva, pari a 4,8 milioni di litri di vino. Nel 2009 la produzione di uva si è attestata sui 5,5 milioni di kg per una produzione totale di 3,8 milioni di litri di vino (5,1 milioni di bottiglie). Nel corso del 2013 sono stati imbottigliati 34.382 ettolitri di Vernaccia di san Gimignano dell'annata 2012, per un giro di affari di 27 milioni di Euro, pari alla metà di quello globale legato alla produzione del vino del territorio di San Gimignano, dove vengono prodotte anche le doc San Gimignano Rosso, Chianti e Chianti Colli Senesi, oltre agli IGT e al Vin Santo, per un valore complessivo di 54 milioni di Euro. Le prime stime confermano un aumento della produzione del 10% rispetto al 2012. La certificazione delle partite di Vernaccia di San Gimignano 2013 è partita già nel mese di novembre, con 6.520 ettolitri certificati a fine gennaio (in linea con l'annata 2012), a dimostrazione del buon andamento del mercato della Vernaccia di San Gimignano registrato nel corso del 2013 e negli anni precedenti, con giacenze minime o nulle a fine anno dei prodotti delle annate precedenti.
Il mercato principale della Vernaccia è quello italiano, cui è destinato circa il 60% delle bottiglie vendute (da rilevare che circa il 20% delle bottiglie è venduta sul territorio di San Gimignano). Il restante 40% è destinato al mercato estero ed è suddiviso principalmente tra due stati, la Germania (40%) e gli Usa (35%). Il terzo stato importatore è il Giappone, seguito da Inghilterra, Belgio, Olanda e Svizzera.
Le aziende presenti all’Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2014
Agricoltori del Chianti Geografico, Canneta, Cantina Sociale di Certaldo, Cantine Guidi, Cappella Sant’Andrea, Casa alle Vacche, Casale Falchini, Cesani, Fattoria Abbazia di Monteoliveto, Fontaleoni, Fornacelle, Fornaci, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, Il Palagione, La Castellaccia, La Lastra, Lucii Libanio, Macinatico, Melini-Giv; Palagetto, Panizzi, Poderi del Paradiso, Poggio Alloro, Rampa di Fugnano, San Benedetto, San Donato, San Quirico, Signano, Tenuta Le Calcinaie, Tenuta La Vigna, Tenute Guicciardini Strozzi, Teruzzi & Puthod, Tollena, Torre Prima, Vagnoni.
Nella foto: I giornalisti presenti alla degustazione di Vernaccia di San Gimignano e di Gruner Veltliner.
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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