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18a Festa della Grappa Barile a Silvano d'Orba

DoveDistilleria Barile, Silvano d'orba (AL) - Silvano d'Orba

Quandoil 27 ottobre 2013

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

Non è per niente facile realizzare un sogno. Ma Luigi Barile, affermato commercialista genovese può dire di esserci riuscito. Il suo sogno era di produrre grappe di altissima qualità. Ci ha messo alcuni decenni ma ora le sue grappe sono famose. Poteva iniziare con grappa di vinacce di vitigni blasonati. Sarebbe stato più facile. Ha scelto la strada più lunga e difficile: distillare vinacce di dolcetto, non quelli rinomati dell'Albese, ma quello d'Ovada. Certamente meno conosciuto e reputato a torto inferiore a quelli citati. Il Dolcetto d'Ovada Doc di buona annata, ha profumi, struttura e longevità straordinari. Luigi lo ha dimostrato creando grappe di ampio e composito profumo, di rara armonia gusto-olfattivo e di grande personalità.

Distillare però è fatica, tanta fatica. Fin che ci sono vinacce fresche, bisogna andare avanti. Non ha caso, distilla solo per una ventina di giorni. Vederlo lavorare avvolto dal vapore che esce dalle caldaiette, emana qualcosa di antico e irreale. Poi i primi trepidi assaggi. Concentrato, attento a non farsi sfuggire ogni più labile sentore. Poi, passato l'esame organolettico, il suo volto si distende e abbozza un sorriso. Ancora una volta sarà una grande grappa.

 

 
18ma FESTA DELLA GRAPPA a Silvano d’Orba
domenica  27  OTTOBRE 2013 dalle  ore  15.30

L’antica Distilleria Artigiana GRAPPA BARILE, organizza la 18ma FESTA DELLA GRAPPA che si terrà a Silvano d’Orba, in Distilleria, domenica 27  OTTOBRE  2013 dalle  ore  15.30. Il tradizionale evento richiama gli appassionati da tutta Italia a Silvano d’Orba, cittadina dell’Alto Monferrato di epoca romana, dove la grappa è una tradizione locale, ben consolidata nella distilleria d’epoca attiva dalla metà dell’800.  Qui, Luigi Barile, mediante alambicchi a bagnomaria scaldati con fuoco a legna, produce un distillato di rara eccellenza, ricco di sapore, complesso e raffinato negli aromi.

Un lavoro artigianale e difficile ma che ha dato molte soddisfazioni a Barile: sua la grappa donata ai Capi di Stato al G8 di Genova nel  2001 e al G20  del Canada nel 2010. Questo fatto, estremamente significativo e straordinario per essere stata selezionata per ben due volte in questo secolo a rappresentare l’Italia al massimo livello mondiale dei Capi di Stato,  è la logica conseguenza  dell’altissima qualità raggiunta da questo distillato tipicamente italiano il quale ha ottenuto dei lusinghieri giudizi di autorevoli esperti del settore.   Vale la pena di citare il compianto Luigi Veronelli il quale scrisse che “una grappa così non l’aveva mai bevuta in vita sua…” e definì appunto Luigi Barile , già nel 2000, il miglior distillatore italiano. 

Non è un caso se questo prodotto ha incantato la severa giuria di “Wine & Spirit Competition 2003” di Londra assegnandogli il Premio considerato l’Oscar del settore.  Senza contare tutti gli altri premi e gli articoli dei più grandi esperti del settore.

Fiore all’occhiello della Grappa Barile è le grappe invecchiate a partire dal 1976.

La festa della grappa è un evento particolarmente gradito per la presenza di varie personalità come ospiti d’onore. Lo slogan della grappa Barile è “La Grappa dei numeri uno” appunto perché è stata data in omaggio ai Grandi della terra in ben due annate e non solo, è data in premio ai designati del premio Grappa Barile. A loro è consegnata una targa che indica i loro meriti e una prestigiosissima confezione simile a quella omaggiata nel 2010 al G20 del Canada.

Il fascino di questa Festa è rappresentato dalla possibilità di assistere in diretta alla distillazione; cioè fuoco acceso, alambicchi in funzione, profumi, sensazioni olfattive e visive straordinarie.

Uno spettacolo vedere il forno a legna in funzione e, soprattutto, lo scarico della vinaccia dagli alambicchi: chi vi assiste prova emozioni  particolari non essendo diversamente possibile assistere in diretta alla nascita della grappa Barile che, come già detto, è considerata la migliore grappa italiana.

La Festa è particolarmente ricca di personalità. Quest’anno, ospite d’eccezione è il grande artista internazionale Moni Ovadia che ricorderà l’amico fraterno don Andrea Gallo il quale, nelle ultime 7 edizioni è stato presente alla consegna del premio Grappa Barile.

Moni Ovadia racconterà alcuni momenti della vita di don Gallo che, proprio Moni, ha definito “uno dei 36 giusti che reggono il mondo”. Poiché non ha avuto modo di conoscere gli altri 35, quando Moni riesce a parlare di don Gallo esprime tutto il suo sentimento dato, appunto, il privilegio di averlo conosciuto.

Quest’anno saranno premiati 2 straordinari personaggi che arricchiscono il carnet dei premiati. Essi sono: il Prof. Fasce Ferdinando, docente alla facoltà di storia contemporanea dell’Università di Genova nonché scrittore, ricercatore e giornalista (essendo di  Ge-Certosa, anche il Prof. Fasce ha avuto il privilegio di conoscere don Gallo) e Cinzia Monteverdi, imprenditrice editoriale che annovera tra le sue iniziative di successo l’aver co-fondato il Fatto Quotidiano insieme ad Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez, Ferruccio Sansa ed altri bravi giornalisti creando un giornale estremamente ricco di notizie, raccontate in modo inedito e che, nato da zero, ha avuto un successo straordinario: E’ inoltre presidente della società che produce il programma televisivo di Michele Santoro “Servizio Pubblico”,

Grande amica di don Gallo, quando era in vita lo ha valorizzato aiutandolo a pubblicare alcuni libri e, soprattutto, organizzandogli una  tournèe teatrale affinchè raccontasse al più vasto pubblico la storia della Sua comunità.

Le feste delle ultime edizioni hanno avuto come “raccontatore” delle degustazioni gratuite di grappe delle varie annate Virgilio Pronzati, enogastronomo e insegnante nelle scuole alberghiere. Anche Virgilio è legato a don Gallo sin dalla costituzione della Comunità San Benedetto al Porto ed  essendosi prestato come consigliere della trattoria la Lanterna per l’abbinamento cibo-vino.

Come evidenziato, tutti questi personaggi, compreso il Mastro Distillatore Luigi Barile, sono legati alla vita di don Andrea Gallo, grande personaggio diventato una vera e propria star per la sua capacità comunicativa ma, soprattutto, per aver dedicato la sua vita agli ultimi.

La 18ma festa della grappa sarà ricordata appunto per lo spirito e la rievocazione di don Gallo il quale apprezzava molto la grappa Barile tanto  da definirla in una dedica “la migliore grappa dell’universo”.

Per dare una mano alla  Comunità San Benedetto, rimasta orfana del suo fondatore, nell’ambito della  distilleria  vi sarà un’esposizione di tutti i libri scritti da don Gallo insieme a Vauro, Moni Ovadia, don Ciotti ed altri il cui ricavato  sarà appunto ad appannaggio della Comunità.

Come sempre, sarà offerto un buffet realizzato dalla prestigiosa Ditta  di Silvano d’Orba Bottaro & Campora Ricevimenti che, tra l’altro, offrirà la mega-torta paragonabile a quella dei Fieschi di Lavagna.



Nella foto: Luigi Barile con Don Gallo









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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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